“Infatti con determinazione del Dirigente dell’Area Tecnica del 24 giugno 2022, n. 724 si è proceduto a revocare la Determinazione Dirigenziale con la quale era stata indetta la procedura di scelta del contraente per la sistemazione della strada Palazzo” scrivono i mittenti, aggiungendo che “la revoca in autotutela è stata motivata dal venir meno della risorsa economica necessaria al finanziamento dell’opera, non disponendo pertanto l’Amministrazione delle risorse necessarie alla copertura di spesa per l’esecuzione lavori”.
“La revoca – proseguono i leader del PD – è conseguente al definanziamento da parte della Regione Lazio dovuta alla mancata esecuzione e completamento dei lavori nei tempi previsti. Il motivo della revoca è dovuto all’aumento dei costi dei prezzi delle materie prime nonché dei costi energetici e di carburanti che hanno influito in maniera determinante sulla fattiva attivazione dell’appalto originario in questione tali da richiedere una proroga, non concessa, dei tempi di realizzazione”.
La Strada Palazzo – si legge nel documento – è l’accesso all’area di Villa di Domiziano, sito archeologico tra i più importanti dell’area del Circeo e che, in ragione della cattiva condizione della strada, non permette un’agevole fruizione”.
“Risorse certo limitate, 140mila euro – scrivono ancora gli esponenti del PD – ma importanti per la prima sistemazione della zona. Il progetto definitivo che prevede, tra l’altro, la posa di un manto stradale innovativo e a basso impatto ambientale condiviso con il Parco Nazionale del Circeo, era scaturito dalla richiesta fatta nel 2019 dalla precedente Amministrazione a seguito delle calamità naturali che avevano interessato la Regione Lazio nel novembre di quell’anno”.
Scopo della missiva in data odierna è dunque quello di esortare il Sindaco a reperire sul bilancio le risorse necessarie al recupero dell’intervento, “in considerazione del fatto che sul progetto era stato acquisito accordo preventivo con il Comune di San Felice Circeo, al fine di dare una risposta ai cittadini che risiedono nella zona e in previsione di una maggiore fruizione di un’area turistico-archeologica tra le più importanti del Parco del Circeo”.
“La perdita di un finanziamento è un danno per la comunità locale perchè viene meno la possibilità di realizzare servizi e infrastrutture che servono a migliorare la qualità della vita delle persone” sottolineano Massimi e Mignacca.
Sollecitando in conclusione “una immediata presa di posizione del Sindaco sulla questione, tenuto conto che gli interventi in quell’area assumono carattere di urgenza e di necessità”.
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