Ma non basta, perché urge affrontare nella globalità le problematiche relative al lungomare, in vista dell’aggiornamento del Piano di Utilizzo degli Arenili, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
Con una nota a firma del Capogruppo Consiliare, inviata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, al Delegato al Demanio e, per conoscenza, agli operatori del Lungomare, il Partito Democratico sollecita la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo per affrontare le tematiche degli accessi al mare, della manutenzione delle passerelle, delle concessioni balneari e dell’aggiornamento del PUA.
“Nell’ultimo periodo – spiegano il capogruppo Giancarlo Massimi e il Segretario del Circolo Cittadino del PD Luca Mignacca – si sono accavallati diversi provvedimenti che hanno riguardato il lungomare: dalla revoca di alcune concessioni demaniali, all’ordinanza sindacale a tutela della pubblica incolumità sul cosiddetto “sentiero Moravia”; alla recente nota del settore competente che richiamava gli operatori del lungomare, in forza dell’ordinanza sindacale n.12/2014, all’obbligo della manutenzione delle passerelle per gli accessi all’arenile. Una serie di provvedimenti che – continuano – per la loro particolarità, sarebbe opportuno adottare secondo un coerente principio di azione della pubblica amministrazione”.
“Nessuno può negare – dichiarano Massimi e Mignacca – la rilevanza dei temi e la difficoltà, a volte, del loro inquadramento in una dimensione giuridica univoca. Si pensi, per esempio, alla vicenda degli accessi al mare nel tratto compreso tra l’Hotel Le Dune e Torre Paola che non può essere ricondotta ad esclusivo problema di tutela della salute pubblica che giustificherebbe, salvo diverso orientamento in sede di giudizio, l’adozione di una ordinanza contingibile ed urgente legata alla stagione balneare (1 aprile – 30 settembre) che costituisce, in ogni caso, un chiaro segnale nella direzione della tutela dell’interesse pubblico”.
“Si avverte – aggiungono – la necessità di atti che garantiscano in via definitiva il libero accesso ad una fruizione pubblica del bene demaniale marittimo, quale l’arenile, in ragione di un diritto della collettività garantito dalla legge statale e dai regolamenti regionali, che prevale sull’interesse privato”.
Altro tema delicato l’obbligo di manutenzione delle passarelle “che non può trovare soluzione in un atto ordinatorio. Infatti, in diversi casi, tali accessi incidono su proprietà che necessitano della autorizzazione di terzi. Per quanto riguarda invece le aree pubbliche – aggiungono – ciò non può che avvenire attraverso l’introduzione dell’obbligo nell’atto concessorio o convenzionale, peraltro previsto nel regolamento regionale del 2016, a cui il Comune non si è mai adeguato”.
“In assenza di collegamenti ad atti concessori o convenzionali – sottolineano i vertici locali del PD – l’obbligo giuridico alla manutenzione rimane in capo al Comune, quale proprietario, e lo stesso provvedimento ordinatorio appare una obbligazione il cui mancato adempimento non viola nessun atto concessorio ed autorizzativo e non esonera, pertanto, l’Amministrazione per eventuali danni a cose o persone per il loro pessimo stato.
“Da ultimo e non meno importante – concludono Massimi e MIgnacca – la questione dell’aggiornamento del Piano di Utilizzazione degli Arenili cui il Comune dovrà adempiere, salvo ulteriori proroghe già concesse dalla Regione, entro il 31 dicembre 2022”.
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