Venerdì sera, e per tutte le serate dell’appena concluso fine settimana è stata adottata l’isola pedonale vuoi per favorire l’attività dei commercianti, su specifica richiesta della sezione cittadina di Confcommercio, sia quale misura di contrasto al Covid-19, non ancora debellato. Ma ancora in molti sono a non rispettare alla lettera le norme da seguire categoricamente, eludendo le raccomandazioni provenienti da più parti. Spesso le mascherine vengono dimenticate a casa oppure, anche se portate al seguito, in alcuni casi, da oggetti di protezione individuale sembrano trasformarsi in ondeggianti braccialetti al polso o in strani ornamenti facciali, indirizzati a coprire solo mento e gola e non bocca e naso, come prescritto per evitare sempre possibili contagi. E, girando per la città, non è difficile scorgere in alcuni punti assembramenti, anche involontari a dirla tutta, per mancanza del dovuto distanziamento interpersonale. In sintesi, sbirciando a destra e a sinistra, i comportamenti non sembrano orientati alle nuove esigenze di salvaguardia, anzi a volte pare quasi che quello che è successo non sia mai successo, scusandoci del bisticcio di parole assolutamente voluto. Nel mirino anche persone adulte, ma in prevalenza giovani e giovanissimi che si riuniscono in nutriti gruppi componendo, di solito in tarda serata, lunghe e schiamazzanti file, non certamente allineate al decalogo sanitario in vigore, davanti agli esercizi commerciali da loro più gettonati.
Evidente nei ragazzi il desiderio di recuperare pezzi di vita che l’isolamento in casa, la chiusura delle scuole, dei centri sportivi e dei luoghi di aggregazione in generale ha scippato ai rapporti sociali. Ma c’è tempo e tempo per riappropriarsi di ciò che si è momentaneamente smarrito, per ritrovare l’attiva quotidianità, per ritornare al felice passato. Per ora “state boni se potete”.


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