Alta si è levata la polemica, all’indomani delle dichiarazioni del direttore tecnico della nazionale italiana di canottaggio, Francesco Cattaneo, circa un probabile addio a Sabaudia, quale sede di preparazione del team azzurro in vista degli impegni agonistici più importanti del calendario internazionale.
Un abbandono, come fece chiaramente comprendere il d.t., da addebitare alla carente organizzazione relativa alla fruibilità sportiva e alla non certo eccelsa manutenzione del lago di Paola.
Elementi che non possono assolutamente coniugarsi con la preparazione dei suoi ragazzi, chiamati ad esibirsi in manifestazioni di livello mondiale vestendo i colori dell’Italia del remo.
Da più parti partirono, e continuano a partire, frecciate alle parti competenti, amministrazione comunale compresa, per non aver saputo disciplinare, con un’adeguata regolamentazione, il traffico che immancabilmente viene a crearsi sul bacino lacustre con l’arrivo delle nazionali straniere che in inverno vengono a ricaricare le batterie all’ombra del Circeo, aggiungendosi agli atleti dei circoli nautici cittadini che pari attività svolgono sulle stesse acque.
E perdere la nazionale di canottaggio, e quelle di altri paesi, sarebbe uno smacco per Sabaudia, proprio di recente assurta agli onori del titolo di “Città dello Sport”. E un grave danno per le attività economiche che gravitano attorno al settore, specie oggi, in un periodo cioè di già grandi difficoltà.
Critiche alle quali il sindaco Giada Gervasi tiene a rispondere con l’articolato intervento che riportiamo integralmente:
“Sabaudia è città dello sport, in grado di accogliere atleti e appassionati nelle diverse discipline. È in virtù di ciò che l’Amministrazione comunale ha avviato un percorso di affermazione degli sport lacustri e marittimi attraverso una programmazione di attività ed eventi anche a caratura internazionale.
Tra questi i mondiali e gli europei di canottaggio in programma sulle acque del Lago di Paola, bene di proprietà privata ricadente nelle tutele del Parco Nazionale del Circeo.
A tal riguardo il Comune, come sta già facendo da tempo, si pone come facilitatore sul territorio al fine di approdare ad una fruizione quanto più condivisa e serena dello specchio lacustre, tenendo fede a quelle inclinazioni insite nel dna della nostra città.
Non a caso in questi anni si sono susseguite diverse attività, consultive e amministrative, finalizzate ad adottare provvedimenti e a definire linee guida operative tra i diversi attori e stakeholders, parte delle quali sono culminate negli incontri degli ultimi mesi, in primis quello relativo al tavolo operativo del 19 febbraio 2021 avente ad oggetto la regolamentazione della fruibilità del Lago di Paola e la predisposizione congiunta della Vinca (Valutazione di Incidenza Ambientale).
All’incontro hanno partecipato i rappresentati di: Federazione Italiana Canottaggio, Federazione Italiana Canoa, Centro Sportivo della Marina Militare, III Nucleo Atleti Fiamme Gialle, Gruppo Sportivo Fiamme Oro, Comitato Sabaudia MMX, Azienda Vallicola del Lago di Paola e Comune.
La Vinca è atto necessario per svolgere qualsiasi attività in aree protette e lo diviene ancor più dinanzi alla consacrazione del bacino lacustre quale campo di gara internazionale, considerato che tale traguardo ha portato tante nazioni a vedere Sabaudia in modo diverso dal passato, a comprenderne le potenzialità per il mondo remiero e quindi a promuovere allenamenti e raduni dei propri atleti proprio qui in città, portando così il lago ad un’affluenza sempre maggiore e ribadendo la necessità di una regolamentazione degli accessi, che comunque resta di stretta competenza della Proprietà del lago e dell’Ente Parco.
Ad ogni modo, nell’ottica della consolidata collaborazione e nella prospettiva di una sempre maggiore sinergia con le federazioni italiane di canottaggio e canoa, l’Amministrazione è pronta a mettere a disposizione dei predetti enti alcuni spazi nelle adiacenze del lago per lo svolgimento delle attività amministrative, operative e promozionali, così da consentire una maggiore omogeneità con il territorio.
A tal riguardo, infatti, è bene precisare che entrambe le federazioni e di conseguenza le squadre nazionali non hanno sede a Sabaudia ma scelgono la città delle dune per alcuni allenamenti considerate le peculiarità climatiche del territorio.
L’afflusso di diverse nazionali, con tutto ciò che ne consegue a livello di indotto economico e promozionale, favorisce senza dubbio il processo di destagionalizzazione fortemente cercato da questa Amministrazione, da subito convinta della necessità di rendere il territorio meta turistica anche nel periodo invernale, grazie proprio alla pratica sportiva. Dunque Sabaudia è sempre più città dello sport per tutti.
Ora capisco che per molti è più facile dare la colpa al Sindaco che ha voluto attirare nazionali a Sabaudia con evidenti problematiche, ma ricordo a tutti che forse il problema non sono le nazionali, ma coloro che non le vogliono, forse il problema non sono chi vuole far sviluppare una città, ma quelli che vogliono lasciare tutto così, perché fa comodo ad alcuni.
Prendo dunque le distanze da ogni tipo di strumentalizzazione politica della vicenda rimarcando la disponibilità dell’Amministrazione affinché Sabaudia sia sempre più includente, sia sempre più fautrice del cosiddetto turismo sportivo, continuando altresì ad essere protagonista del circuito turistico-promozionale anche attraverso percorsi di marketing territoriale come quelli sostenuti dalle campagne pubblicitarie di Nutella e Mercedes.
Un marketing territoriale ben lontano da quello attuato fino al nostro insediamento. È evidente che c’è chi non perde attimo per denigrare l’operato di questa Amministrazione con commenti infondati e penalizzanti per la nostra città. Io non voglio che la nostra Sabaudia sia ricordata per il problema della Darsena abusiva, per il Villaggio del Parco o per le diverse problematiche urbanistiche degli anni precedenti, tanto per fare alcuni esempi”.
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