Il Nucleo di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sabaudia-147 è tornato a Sommati, piccola località alle porte di Amatrice, dove quattro anni fa fu tra i primi ad intervenire appena diffusa la segnalazione del terremoto che devastò il centro della nostra penisola.
L’aveva promesso il presidente Enzo Cestra prima di ripartire per Sabaudia al termine della missione di solidarietà che vide lungamente impegnato il suo gruppo. Oltre al personale dell’Anc, con lui anche una piccola delegazione di Molella, guidata dal parroco Don Pasquale Tamborrino, la frazione di Sabaudia che tanto si era prodigata per l’acquisto di una statua della Madonna, attorno alla quale gli sfollati del campo allestito dall’Anc potessero stringersi per sentirsi ancora comunità.
Un appuntamento vissuto sull’onda dei ricordi, dell’emozione, dell’amicizia e della riconoscenza, quella manifestata dagli abitanti del paesino del reatino nei confronti dell’Anc e di Molella. Una giornata intensa, iniziata alle 11,00 con la Santa Messa, concelebrata dal Vescovo della Diocesi di Rieti, Mons. Domenico Pompili e da don Pasquale, con l’assistenza di Padre Adolfo Izaguir, cui fa fatto seguito la consacrazione dell’effigie della Madonna di Lourdes. Poi lo scoprimento della targa che sintetizza l’attività di soccorso e sorveglianza svolta dall’Anc Sabaudia-147 ed infine l’incontro conviviale presso il ristorante “La Fattoria” della famiglia Bonanni, rinato dalle macerie in cui l’avevano ridotto le scosse di quei terribili giorni.
Presenti all’evento il dott. Giampaolo Sorrentino, in rappresentanza del Capo della Protezione Civile Nazionale, Borrelli, il vice sindaco di Amatrice, dott. Bufacchi, il comandante della locale stazione dei carabinieri e personale della Digos di Rieti. Tra gli altri anche Otello Gianni, l’anziano signore di Sommati che in quei momenti di scoramento fu il primo a reagire, costruendo con materiali di fortuna l’edicola in cui oggi è venerata la Madonnina di Lourdes.
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