“L’ordinanza sul cosiddetto ‘Sentiero Moravia’? Uno strumento di dubbia efficacia e ad esclusivo effetto mediatico, che, tra l’altro, presta il fianco ad impugnazioni e contenziosi dai dubbi esiti per il Comune di Sabaudia, come l’esperienza del passato c’insegna”.

Così, in breve, nella giornata di ieri, il consigliere di minoranza, Maurizio Lucci sull’ordinanza n. 19 in data 12 agosto 2022 emanata dal sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca.

Sulla tesi dall’ex primo cittadino Lucci, non concorda affatto il gruppo di maggioranza consiliare di Forza Italia che difende la scelta di Mosca, “atto dovuto in favore della collettività e del pubblico interesse, che registriamo essere disatteso da diversi anni”.

“Giova ricordare – si legge nella nota degli Azzurri – come l’Ordinanza abbia inteso garantire l’accesso al Pubblico Demanio Marittimo non solo agli avventori, ma anche a forze dell’ordine e soccorsi, a preminente tutela della pubblica incolumità”.

Sorprendenti, quindi, per Forza Italia le affermazioni del consigliere Lucci, “che asserisce l’inadeguatezza e l’estemporaneità dell’ordinanza, in luogo di una pianificazione ordinaria, riconosciuta dal P.U.A., che tra l’altro è uno strumento di pianificazione del Demanio, ma non risolutivo ed appropriato per una pianificazione più ampia. Così come desta non poche perplessità l’ulteriore, convinta dichiarazione dello stesso consigliere di minoranza sul fatto che vada garantito l’accesso sul pubblico arenile”.

Dalla difesa all’attacco il passo è breve.
I forzisti colgono la palla al balzo per ricordare a Lucci “che quanto da lui affermato oggi non viene smentito da noi, bensì dal suo stesso trascorso politico: in quanto sindaco dal 2009 al 2016, fatta eccezione per un breve intervallo (ottobre 2012 – giugno 2013), avrebbe potuto affrontare e risolvere, attraverso lo strumento che solo oggi e dal suo punto di vista individua come risolutivo, le questioni relative all’accessibilità del pubblico demanio marittimo”.

“Il nostro sindaco, anche in ottemperanza alla recente sentenza del T.A.R. del Lazio – si legge in chiusura di comunicato – si sta correttamente adoperando con gli strumenti a disposizione per garantire la massima accessibilità al Pubblico Demanio Marittimo, quale interesse preminente dell’intera collettività, per il resto, solo affermazioni”

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