Il dem Giancarlo Massimi, consigliere comunale di minoranza, interviene sul costo del palinsesto degli eventi, sull’aumento della TARI e sulla scarsa attenzione rivolta dall’Amministrazione Mosca a borghi e frazioni

“236mila euro. Spicciolo più o in meno, al netto di altre spese non contabilizzate, è quello che fino adesso ci stanno costando o, in previsione, costeranno le manifestazioni della nuova Amministrazione. A questa cifra vanno sommate quelle preventivate per la Summer Fest con Rds (aspettiamo di conoscere i costi, sicuramente intorno ai 10.000 euro per il cinema) e dalle altre iniziative che verranno realizzate con il patrocinio ed il sostegno del Comune. Senza dimenticare i mancati introiti, come nel caso del bando sull’Arena del Mare, determinati dalla concessione a titolo gratuito di un’area parcheggio e dell’area adibita per i concerti, oltre ad ulteriori costi per la Summer Fest.

Un compendio d’iniziative sicuramente di qualità che dovranno servire, come si legge nella relazione al rendiconto di gestione, a mostrare un “cambio di passo” e rilanciare l’immagine turistica della città.

Una citta che vive, secondo l’idea dell’Amministrazione, tre mesi dimenticandosi che un anno è composto di dodici mensilità. Nel bilancio di previsione nessun investimento nel settore della cultura e della destagionalizzazione del turismo. L’idea di destagionalizzazione, come si legge nel Piano di Utilizzazione degli Arenili, passa per la possibilità per alcune strutture balneari di restare aperte oltre il periodo della stagione balneare e niente più.

Investimenti concentrati nel centro cittadino dimenticandosi la complessità territoriale di Sabaudia, con borghi e frazioni che raccolgono la maggioranza dei residenti. Tra l’altro programmi spot, senza un’idea guida, che non sia quella della spettacolarizzazione dell’iniziativa giornaliera.

Tutto questo mentre, come ha dichiarato l’assessore al Bilancio nella sua relazione al rendiconto di gestione, non sono stati spesi, (anzi sono stati riconsegnati allo Stato) 109mila euro per le famiglie in condizione di disagio dovuto all’emergenza covid.

Una spesa che, ad oggi, riteniamo eccessiva soprattutto perché non si misura in termini di qualità dell’offerta mentre viene aumentata la TARi a carico dei cittadini (16%) e delle attività commerciali (20% indipendentemente da dove siano localizzate, di cui una parte per 237mila euro derivante da una sentenza che, come minoranza, riteniamo che non possa essere scaricata sulla tariffa di quest’anno ma pagata con la fiscalità generale).

Siamo solo all’inizio. Andremo a monitorare la spesa quotidianamente, consapevoli che occorre fare delle scelte sul bilancio improntate ad una maggiore qualità degli interventi (non solo per i turisti) e a favore di quella parte, maggioranza dei cittadini, che vivono la città 365 giorni e che, al contrario, non hanno servizi culturali o di altro genere”.


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