Per ora quello capeggiato da Mosca è l’unico raggruppamento sceso ufficialmente in lizza.
Per quanto riguarda i competitors formalmente ancora tutto tace. Restano guardinghi per non scoprire ancora le loro carte, anche se eppur qualcosa si muove o si è gia stabilizzata, come si intuisce scorrendo i social e raccogliendo il chiacchiericcio di piazza.
Certo è che la sindaca uscente si ricandiderà al seggio più alto del Comune. Ma stavolta a sostenerla non dovrebbero essere solo la lista civica che porta il suo nome e i Cittadini “Giovani o per Sabaudia” che siano.
Da quanto si carpisce, Giada Gervasi sarebbe in procinto di chiudere il cerchio dell’alleanza con due partiti tradizionali: il Partito Democratico di Luca Mignacca e la Lega di Pasquale Capriglione. Un mix tanto trasversale quanto sorprendente.
E, sempre tendendo l’orecchio, ci sarebbe Sabaudia Futura pronta ad inserirsi da guastafeste al centro dell’arena, con Antonio Ciriello ed Enzo Di Capua a palleggiarsi la candidatura a sindaco. Nel frattempo il gruppo provvede a mandare messaggi ad altri partiti piccoli o grandi che siano. In particolare a Fratelli d’Italia che ancora non decide su cosa fare da grande, in quel di Sabaudia: ballare da sola o trovare partners giusti?
Questo al momento sembra uscir fuori dal vocio, ma la situazione è ancora tutta in evoluzione, per cui non è sicuramente da scartare nemmeno l’ipotesi di un ritorno in gioco di vecchi nomi della politica locale che il tempo non è riuscito ancora a consumare, come i Sassi di Gino Paoli.
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