SABAUDIA- Provenivo, nel giorno di Pasquetta, da S Felice Circeo, passando per Torre Paola e proseguendo verso l’Hotel Le Dune. Chilometri senza poter vedere mai il mare. Chllometri senza accesso. Non è cambiato nulla, nonostante siano passati tanti anni. Le ville costruite 40, 50 anni fa, la fanno da padrona e il mare è solo un pensiero, una striscia blu nella mente. Il sentiero Moravia, mi dice il sindaco Mosca, è stato riaperto, quello di Clemenete Mimun, inossidabile ed eterno direttore del TG5, No. Percorro lentamente con l’auto per vedere se c’è la possibilità di entrare in spiaggia e invece niente. Poi vedo due passarelle e sembra quasi un miracolo. Rivedo, con piacere, il vecchio “Lilandà”, dove da ragazzo ero invitato dal proprietario, Giacomo Curatolo e facevamo un piccolo giro in motoscafo. Arrivo all’hotel Le Dune e poi all’Oasi di Kufra e finalmente vedo un pò di mare. Ma tutto questo non è giusto! La mitica Sabaudia, la città delle dune, amata da Moravia, Bertolucci,Pasolini e da Dacia Maraini, resta sempre impenetrabile, un bunker. Il mare è nascosto dalla proprietà privata. E’ così e non c’è nulla da fare, perchè è tutto regolare, secondo legge.
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