LATINA – «Roma-Latina, se tutto va bene altri dieci anni di isolamento della provincia». Il duro sfogo del presidente di Ferderlazio, Marco Picca. «Una storia infinita, partita nel lontano 2009, ed ancora lontana dal trasformarsi in realtà nonostante il territorio ne abbia un estremo bisogno. Il Piano Regionale Mobilità, Trasporti e Logistica pubblicato nel BURL N. 1 del 5 gennaio 2021 inserisce la realizzazione della Roma Latina e della Cisterna-Valmontone tra le opere da realizzare a medio termine (2025/2030) pur ritenendole strategiche e riconoscendole come “interventi infrastrutturali volti principalmente a creare un sistema a maglia larga tra i poli provinciali e le direttrici nazionali”.

Non riconosce però il carattere di estrema urgenza che la realizzazione di tali opere riveste e tantomeno si rende conto che il “medio termine” è trascorso già da tempo dato che sono ormai passati decenni da quando si è rilevata la necessità di dotare la provincia di opere infrastrutturali che permettano all’impresa di svilupparsi, ai lavoratori di avere occasioni di occupazione ed ai cittadini di muoversi agevolmente.

Questa “singolare” scelta di procrastinare, per l’ennesima volta, l’assegnazione dei lavori e la loro immediata cantierizzazione ci lascia esterrefatti. A nulla sono serviti gli incontri con la Ministra De Micheli, con il Presidente Zingaretti, con l’Assessore Alessandri, con i Consiglieri Regionali, la Provincia, i Sindaci. Gli
imprenditori, i lavoratori e tutti i cittadini di questa provincia sono stati completamente inascoltati ed ancora una volta lasciati nel loro esilio.

Le varie crisi economiche prima e quella sanitaria/economica ora, hanno fiaccato l’impresa pontina che, nonostante tutto, continua a reagire e ad impegnarsi per crescere e svilupparsi. Purtroppo però ad una iniziativa privata che continua ad adoperarsi per lo sviluppo del territorio, si contrappone la macchina pubblica che, non solo non agevola, ma fa di tutto per creare ostacoli con scelte incomprensibili e burocrazia insormontabile. Lo sviluppo della rete infrastrutturale, ritenuta da tutti come indispensabile, è stata dapprima inserita tra le opere da commissariare, poi da ridisegnare, poi ancora da inserire tra quelle da realizzare con calma o, per meglio dire, da mettere definitivamente nel dimenticatoio.

Io stesso come Presidente di Federlazio mi attiverò per azionare tutte le leve possibili affinché queste opere vengano avviate il prima possibile, mi relazionerò ancora una volta con le altre Associazioni e con i Sindacati per disegnare percorsi condivisi al fine di raggiungere l’obiettivo sperato. Da troppo tempo nella nostra provincia parliamo di Autostrada, di Bretella, di S.S. 156, di Pedemontana di Formia, di nuovi Ospedali, di Porti, di Aeroporti ma non abbiamo realizzato neanche un nuovo marciapiede. Forse è davvero arrivato il momento di dare dignità al nostro territorio»-


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