Roma e il Lazio lunedì si potrebbero tingere di arancione, per fine gennaio previsto il picco dei contagi

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Roma e il Lazio, da lunedì 24 gennaio, potrebbero finire in zona arancione. I dati aggiornati alle ultime ore, infatti, raccontano come la regione abbia superato la percentuale critica dei reparti delle terapie intensive negli ospedali, occupati. L’incidenza del covid è superiore ai 1300 casi per 100mila abitanti e, come aveva già sottolineato l’assessore alla sanità Alessio D’Amato, per fine gennaio previsto il picco dei contagi.

In sostanza, questi giorni saranno decisivi per capire se ci sarà o meno il cambio di fascia. A meno di un rallentamento brusco di Omicron (che in parte già si intravede), Roma e gran parta d’Italia rischiano di finire in zona arancione il prossimo 24 gennaio o, più probabilmente, il 31. Da lunedì prossimo rischiano la zona arancione Piemonte, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Abruzzo, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia, Liguria, Calabria e provincia di Trento. Decisivi saranno i dati di giovedì 20 gennaio.

Ieri, nel Lazio, si sono registrati 12.994 nuovi casi, con un incremento di 898 rispetto alla giornata di sabato. Per passare dalla zona gialla alla zona arancione la soglia da non superare per i ricoveri è quella del 30%, per le terapie intensive si passa in arancione con il 20%. Il Lazio, quest’ultima, stando ai dati Agenas aggiornati al 16 gennaio, è al 22% dei ricoveri nei reparti più gravi (quindi oltre la soglia) e al 27% (quasi al limite), per i ricoveri ordinari.

Secondo D’ Amato: “Il valore rt e l’incidenza sono i più bassi di quelli nazionali rispettivamente rt a 1.13 (1.56 valore italiano) e incidenza a 1.392 per 100 mila abitanti (1.988 valore italiano), mentre la diffusione di omicron è di 2 punti superiore al valore nazionale”.


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