Roberto Tessari: “Il tesoretto di Suese tornerà a Livorno per restarci”

Pronto il docufilm dello studioso livornese sull'isola di Gorgona

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LIVORNO – Roberto Tessari, livornese classe 1949 del Gruppo Paleontologico e Archeologico ed ex Vigile del Fuoco, si appresta domenica 21 gennaio a presentare il suo nuovo docufilm sull’Isola di Gorgona al Museo di Storia Naturale di Villa Henderson. Molte scoperte per lui nella carriera di ricercatore e studioso di minerali e di storia antica, sulle Colline Livornesi e sulle memorie storiche di Livorno. Prima di presentare il report su “l’isola che c’è”, Tessari ci lascia qualche anteprima: “Il tesoretto di Suese tornerà a villa Henderson e ci rimarrà, inoltre a Livorno c’è tanto lavoro da fare, un altro tesoretto di monete alle vecchie mura del Porto Pisano in via Firenze e molti reperti di epoca medievale che potrebbero stupire per il loro contenuto, celati sotto i terreni della discarica della discordia al Limoncino”. Uno studio filmato sulle torri costiere del nostro litorale fino a Vada realizzato con un drone, il docufilm “Bombing Livorno” e un altro prezioso documento sul confronto tra la Venezia della Livorno del 600 e quella “Nuova”, questi sono i prodotti che Tessari ha realizzato a cui tiene di più, senza contare ovviamente il recente ritrovamento delle monete d’oro di epoca romana nel territorio del Suese, che dopo le presentazioni a Villa Henderson, sono tornate a Pisa alla Sovrintendenza ma torneranno a Livorno per restarci, come ci ha garantito lo studioso livornese. Roberto Tessari ama la storia e la cultura livornese e riconosce se non un ritardo, ancora molte cose da fare e da scoprire: “Non è vero che i livornesi sono ignoranti – sorride – c’è grande fame di cultura, soprattutto tra i giovani, quelli che si comportano bene. Essi vivono di questo e sono molto interessati, bisogna creare le occasioni necessarie, come questa della Gorgona. Tanti anni fa l’isola non era visitabile, lo stesso non si poteva andare a Montecristo e a Pianosa, adesso piano piano con le visite guidate qualcosa sta cambiando, si potrebbero creare per i giovani delle nuove prospettive anche a livello occupazionale”.

Gorgonesi negli anni 60

L’isola di Gorgona e la sua storia, tra i monaci certosini dell’800, il carcere di oggi, la storia antica con la villa romana, le bellezze naturalistiche e del fondale marino. Come è nata l’idea: “Erano gli anni 80 e il comune di Livorno organizzò un triangolare di calcio tra noi, le guardie carcerarie e i detenuti. Purtroppo o per fortuna il giorno della partenza si scatenò una violenta tempesta e fummo costretti a rimanere sull’isola per una settimana. Passai il tempo a fare foto e immersioni, mi sentii a contatto con un Eden che non immaginavo. L’idea del docufilm nacque da lì”. Un mare di segreti e di storie quello della Gorgona, Tessari ha avuto l’occasione di incontrare i discendenti dell’antica famiglia Citti, i più antichi gorgonesi e di conoscere la “principessa” così era stata soprannominata, Luisa. “La bellezza dei fondali marini è sconvolgente, si nota una ricchezza di flora e fauna incredibile, uno spettacolo che potrebbe essere paragonato a quello dei tanti paradisi tropicali. Ho composto il docufilm con spezzoni trovati su YouTube e altro, tra cui un video firmato Repubblica”.

Guardie e residenti anni 20

Durante la settimana da prigioniero in Gorgona tanti anni fa ci fu per Tessari anche una straordinaria scoperta: “Un ritrovamento eccezionale di un minerale rarissimo, si tratta di un cristallo di Epidoto verde luminescente di pochi millimetri”. E poi ci sono gli altri tesori: “Una storia piena di eventi e testimonianze storiche, come la Torre Vecchia, la grotta risalente al neolitico, la villa romana, la storia dei monaci che hanno abitato in Gorgona fino all’800 e affonda le sue radici storiche ai tempi dei Medici, la storia del ritrovamento in mare del grande Dolium in terracotta di cinquecento litri di origine romana (nella foto in alto) ritrovato da un peschereccio livornese nel 93 che doveva appartenere a una grande nave romana e che oggi conservato nella sala del Mare di Museo di Storia Naturale. Il ritrovamento delle ancore di epoca bizantina e la storia della pesca all’acciuga di cui il mare di Gorgona era particolarmente ricco e ricercato per i pescherecci di tutta Italia. Ho ritrovato anche i tappi in ceramica delle confezioni di acciughe della Gorgona che venivano prodotte”. “Destinazione Gorgona” questo è il titolo del docufilm di Roberto Tessari, di cui lui stesso sarà relatore. L’appuntamento è per domenica prossima alle 17 al Museo di Storia Naturale e del Mediterraneo a Villa Henderson in via Roma.

I tappi di ceramica delle confezioni di acciughe della Gorgona


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