LATINA -Si è svolto nei giorni scorsi, presso lo stabilimento di Latina Scalo, l’incontro tra le
segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil di Latina e la direzione aziendale della BSP
Pharmaceuticals, per fare il punto della situazione sui futuri piani aziendali. Questo alla
luce dell’approvazione del progetto di accordo di programma che prevede investimenti per
144 milioni di euro e punta alla realizzazione a Latina di un polo internazionale della
ricerca per la cura del cancro.
L’incontro era stato richiesto dal sindacato confederale perché il piano passa attraverso
l’acquisizione dell’adiacente stabilimento ex S.C.M-Gambro che, come dichiarato da Aldo
Braca, Presidente ed Amministratore Delegato di BSP Pharmaceuticals S.p.A., dovrà
diventare il fulcro di un parco tecnologico altamente innovativo destinato alla ricerca e
sviluppo di temi legati all’immunoterapia sui quali la società è in fase avanzata di studio.
Un progetto ambizioso che poggia già su solide basi costruite a Latina, e che dovrebbe
terminare nel 2024 portando a 900 le attuali 600 unità attualmente impiegate. Quando il
progetto sarà a regime il 50% dei dipendenti sarà costituito da professionalità di alto livello
diventando un polo attrattivo della ricerca internazionale poiché prevede anche
collaborazioni di ricerca con università americane.
Commenta Roberto Cecere Segretario Generale della Cisl di Latina:” Abbiamo chiesto
questo incontro perché il progetto coinvolge il solo stabilimento della Ex Gambro,
lasciando fuori i suoi vecchi lavoratori, una cosa che poteva essere prevista al momento
in cui è stato firmato l’accordo di programma con la Regione Lazio e con il Consorzio
Industriale Roma Latina che fatto da tramite per l’acquisizione del sito. Nell’incontro con la
dirigenza della Bsp Ph. abbiamo conosciuto gli sviluppi organizzativi che porteranno lo
stabilimento di Latina Scalo nei prossimi anni a diventare un punto di riferimento
internazionale nel campo dell’immunoterapia, grazie ad un imprenditore con le idee chiare
che, in un momento di grave crisi economica, ha puntato sul futuro e sull’innovazione.
Rimane aperto il discorso di questi lavoratori, dimenticati da tutti, per i quali non chiediamo
privilegi, ma un atto di giustizia sociale appellandoci, per questo, ad una persona come
Aldo Braca del quale ben conosciamo lo spirito sociale d’impresa che lo caratterizza,
come ci è stato dimostrato con più di un esempio nel corso dell’incontro.”
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