LATINA – “Pochi istanti fa il TAR di Latina ha ufficialmente accolto il ricorso elettorale proposto dai ricorrenti Alessandro Rossi, Giovanni Monterubbiano ed Emilio Cerci, rappresentati dall’avvocato Toni De Simone. Tale sentenza annulla le operazioni elettorali in 22 sezioni e la proclamazione degli eletti, sciogliendo il Consiglio Comunale e facendo decadere l’amministrazione Coletta.
“I dubbi sorti inizialmente sono stati confermati dai fatti. Dopo aver individuato alcune incongruenze nei verbali, infatti, esse sono state effettivamente riscontrate nello spoglio delle sezioni, come riportato dalla Prefettura” dichiara in merito alla decisione dei giudici l’Avv. De Simone: “Quando non c’è corrispondenza, inevitabilmente viene meno la genuinità del voto”.
“Questo risultato ci regala enorme soddisfazione” aggiunge Alessandro Rossi: “Per mesi siamo stati boicottati dalla stampa e da numerose parti politiche, ma la realtà è finalmente venuta a galla. In quanto libero cittadino non avevo alcun interesse, se non quello di far prevalere la verità e, in questo senso, sono orgoglioso di quanto portato a compimento. Adesso si torni al voto e la città decida da chi si vuole far governare”.
“La sentenza odierna tutela la libertà di chi aveva espresso il voto” chiosa Giovanni Monterubbiano: “Sono state cancellate le ingiustizie di chi pensava, minimizzando, di cancellare un diritto costituzionale violato. Non posso non apprezzare i messaggi giunti in privato da tutti gli appartenenti alle forze politiche, nessuno escluso, che hanno contribuito alla campagna elettorale di Vincenzo Zaccheo e che insieme a lui desiderano riprendere il cammino interrotto dalle falsità. Come Giovanni Monterubbiano, esprimo il mio profondo ringraziamento a chi ha creduto ad una città di Latina che da sempre è incline alla vera trasparenza e legalità, lontana da slogan falsi che anche nelle ultime ore hanno cercato di negare l’evidenza. Non è un caso che chi come me crede nel valore dello sport, abbia avuto sempre la convinzione che il sistema delle regole, come quello del VAR ad uso nel calcio moderno, potesse sconfiggere chi si vantava di un secondo tempo fatto di false azioni e slogan puerili.
Invito tutti i cittadini a leggere la sentenza per comprendere la gravità inaudita delle irregolarità presenti nelle operazioni di voto, le quali gettano un’ombra fosca sulle operazioni elettorali che hanno impedito al candidato Zaccheo, così come a molti probabili consiglieri potenziali, di essere eletti” conclude Monterubbiano.‘Il fenomeno deve essere valutato di rilevanza tale da incidere potenzialmente sul corretto risultato del primo turno elettorale, a seguito del quale il candidato Zaccheo non ha raggiunto il 50% dei voti più uno, per uno scarto di circa 1071 voti. E’ evidente, infatti – come scrivono i Giudici del Tar nella loro sentenza -, che possa nascondersi il fenomeno della cosiddetta scheda ballerina (consistente nel far uscire dal seggio una scheda vidimata e non votata, sulla quale viene poi scritto il nome del candidato e consegnata all’elettore che, entrando nel seggio, ritira la scheda bianca assegnatagli, depositando nell’urna non già quest’ultima ma quella consegnatagli all’esterno del seggio), destinato a incidere sulle correttezza del voto in maniera esponenziale e non determinabile a priori’. L’operazione verità parte da oggi, con il sottoscritto impegnato fortemente a gettare luce sull’intero percorso elettorale”.
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