Restauro di via Grande, Rtp Ipostudio+l’architetto Giampiero Germino si è aggiudicato il primo posto del concorso di progettazione

I lavori partiranno nel 2023

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LIVORNO – Il raggruppamento temporaneo di professionisti Ipostudio+l’architetto Giampiero Germino, di Firenze, si è aggiudicato il primo posto del concorso di progettazione per il restauro di via Grande e la riqualificazione di piazza Colonnella e Largo del Cisternino, promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e conservatori della Provincia di Livorno.

A questo link si può scaricare il materiale del progetto

https://cloud.comune.livorno.it/index.php/s/ZoLSpQMqDnN2iHK

La proclamazione della graduatoria è stata comunicata ai concorrenti nella seduta della commissione di questa mattina, in modalità telematica.

Successivamente, durante una conferenza stampa che si è tenuta al Cisternino di Città, a cui hanno partecipato il sindaco Luca Salvetti, l’assessora all’Urbanistica Silvia Viviani, la presidente e il coordinatore operativo del progetto, il dirigente, gli architetti e i geometri del settore Sviluppo, Valorizzazione e Manutenzione del Comune, sono stati presentati i cinque concorrenti alla seconda fase del concorso di progettazione e lo studio vincitore.

Ora il Comune ha a disposizione un vero e proprio progetto preliminare, da poter trasformare in progetto definitivo e quindi esecutivo, per poi partire in tempi rapidi con i lavori veri e propri.

Descrizione del progetto vincitore

L’idea progettuale di Ipostudio è stata quella di partire dalla strada, uniformando tutto l’asse. Sono state analizzate le tipologie dei grandi palazzi e dell’architettura esistente contemporanea e storica.

Sono stati individuati sei blocchi tipologici e si è proceduto a creare un file rouge che coinvolgesse la pavimentazione, la parte superiore dei controsoffitti, un nuovo rivestimento dei pilastri, nella parte bassa (per un altezza di 50cm), un’illuminazione omogenea e un arredo urbano su misura.

L’idea è quella di ricreare progressivamente una nuova palladiana in chiave contemporanea, formata da triangoli equilateri con lato 30, in travertino, distanziati e immersi in un cemento architettonico dal colore via via diversificato, dai colori della terra fino ai colori del mare, dai colori caldi a quelli freddi, mare e terra. I colori che insieme descrivono la terra labronica e che si ritrovano magnificamente dipinti nelle tele di Fattori.

La palladiana non sarà continua, ma si interromperà all’incrocio dei pilastri degli edifici esistenti.

Il travertino, dal colore neutro, è il materiale prescelto ed utilizzato per la pavimentazione sotto portico.

Lo stesso materiale viene utilizzato anche nelle fasce di protezione alla base dei pilastri (che verranno rivestiti per un’altezza di 50cm) e nell’arredo pubblico urbano.

Sempre nell’ambito di materiali naturali e locali la Pietra Extradura o la Pietra Luna color grigio è stata utilizzata per la pavimentazione dei marciapiedi, delle nuove piazze, aperture e intersezioni.

Gli attuali crocevia scambiatori di traffico, diventano nel progetto piazze ariose, con la pavimentazione delimitata da leggeri dossi. I percorsi pedonali a livello consentiranno attraversamenti accessibili a tutti, mettendo in continuità la quota dei portici con quella della strada. In questa maniera vengono a formarsi delle piazze tematiche e consecutive, che raccontano attraverso temi e personaggi la città, la sua cultura, il suo modo di vivere e di essere.

Le piazze previste dal progetto sono 6, quasi tutte a intersezione di strade traverse di via Grande e sono: piazza Giovanni Fattori, piazza dei Macchiaioli, piazza dei Nomi del Popolo, piazza degli Artisti, piazza delle Donne e piazza Pietro Tacca. Previsto anche in tutta via Grande e nelle piazze un percorso tattile garantirà l’accessibilità anche agli ipovedenti.

Inoltre l’accessibilità alle numerose attività commerciali sarà garantita da uno scivolo a norma in travertino, in continuità con la pavimentazione in palladiana.

I portici, diversi fra loro nei vari blocchi, saranno uniformati dalla pavimentazione a palladiana, ma anche da un nastro in travertino che corre tra i pilastri (per un’altezza di 50cm). Questo espediente diventa di volta in volta panchina, fioriera e sempre illuminazione, con un led basso segna passo.

All’interno di questa fascia potranno essere collocati anche i cestini della raccolta differenziata che non saranno più visibili dall’esterno e sempre nella stessa sagoma verranno collocati i parcheggi per la bicicletta.

I portici saranno illuminati con pannelli a led posizionati lateralmente e con le lanterne (se sarà possibile saranno restaurate le attuali al momento smontate perché non sicure).

I materiali e gli elementi di arredo urbano selezionati per il restauro urbano di via Grande, sono votati alla durabilità, alla facilità di manutenzione e gestione, alla sostituibilità degli elementi tecnici, alla compatibilità tecnica e ambientale, alla minimizzazione dell’impiego di risorse non rinnovabili e al massimo riutilizzo delle risorse naturali impegnate dell’intervento e dei materiali utilizzati.

“Via Grande aveva bisogno di una rivisitazione complessiva – ha dichiarato il sindaco Salvetti – e abbiamo iniziato intanto con il manto stradale, completamente rifatto e con la pavimentazione di piazza Grande. Ma il nodo era il recupero dei portici, tema dibattuto molto discusso negli ultimi anni. E così la nostra Amministrazione ha ragionato su quale poteva essere il modo per arrivare ad avere un bel progetto per via Grande. L’assessora Silvia Viviani ha intuito e scelto un percorso, che è stato quello del concorso di progettazione in due gradi, ed oggi siamo qua a comunicare il vincitore della selezione tra cinque finalisti, che hanno elaborato tutti prodotti di qualità. A vincere è stato il raggruppamento temporaneo di professionisti Ipostudio+architetto Giampiero Germino di Firenze. Abbiamo velocizzato al massimo i tempi, ed ora abbiamo il vincitore. Ottenuto il progetto preliminare sono necessari 200 giorni per il progetto esecutivo. Il 2023 sarà l’anno dell’aggiudicazione dell’appalto e dell’inizio dei lavori che si dovrebbero concludere in due, massimo tre anni”.

L’assessora all’Urbanistica Silvia Viviani dopo aver ringraziato l’architetta Patrizia Di Monte, presidente della commissione esaminatrice e l’architetto Piergiorgio Giannelli, coordinatore operativo del concorso, gli uffici tecnici del Comune e i concorrenti ha specificato che “Abbiamo scelto il concorso di progettazione, formula con cui lavorano tutte le città italiane anche per gestire i fondi del Pnrr, perchè il concorso di progettazione prevede due cose: di premiare il progetto e avere contemporaneamente un patrimonio di progetti per poter scegliere e nello stesso tempo, dal momento in cui parte si è già operativi. In questo modo con il concorso in due gradi abbiamo con il vincitore un progetto preliminare e possiamo passare subito al progetto definitivo ed esecutivo e su quello mettere a gara l’appalto. Quindi questa Amministrazione ha messo in campo non solo le idee, ma la certezza del fare”.

La graduatoria definitiva

Primo classificato: Rtp Ipostudio + architetto Giampiero Germino

Secondo classificato: Architetto Maura Caturano

Terzo classificato: Studio Fabulism

Quarto classificato: Architetto Antonio Pieralli

Quinto classificato: Studio Ata


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