ROCCAGORGA (LT) Il primo cittadino di Roccagorga Nancy Piccaro, è ormai rimasta sola dopo essere stata abbandonata da Forza Italia e Lega, partiti che lo scorso anno hanno contribuito alla sua elezione.
Le dimissioni prima di Maurizio Fusco della Lega, e quelle recentissime di Lubiana Restaini di Forza Italia, hanno evidenziato l’incapacità del Sindaco di mantenere unita la sua maggioranza.
Lubiana Restaini, ex assessore al Cultura, alle Attività produttive, ai rapporti con gli Enti, allo Sviluppo economico e allo Sportello SUAP, durante il suo mandato ha continuamente evidenziato al sindaco imprecisioni, irregolarità nelle delibere, chiarimenti in merito ad attività dai contorni poco chiari, e questo atteggiamento non è mai stato digerito dalla Piccaro, in qualche modo offuscata dall’efficienza e dalla puntualità con cui le venivano sottoposte le questioni.
Una situazione che è degenerata a tal punto da indurre la Restaini, in data 8 maggio a mezzo pec a restituire tutte le deleghe assegnate, rassegnando le proprie dimissioni per l’impossibilità oggettiva all’esercizio democratico delle proprie funzioni di assessore.
Il Sindaco Nancy Piccaro, appresa la notizia, diffonde un comunicato stampa in cui afferma di revocare il mandato alla Restaini, senza però darne alcuna notifica all’interessata con atti ufficiali.
Lunedì 11 maggio, rientrando a casa, Lubiana Restaini trova una busta del Comune di Roccagorga, a lei indirizzata, fissata con nastro adesivo.
Racconta la Restaini: “Avendo ricevuto una serie di insulti e minacce sia via social che con manifesti pubblici oltre ad atti vandalici sulla mia autovettura e temendo per la mia incolumità e per quella dei miei familiari anziani provvedevo ad informare i carabinieri della locale stazione ed informando S.E. il Prefetto di Latina di questa busta, lasciata alla mercè dei residenti e passanti di via M. Tretola, per assistermi all’apertura della busta stessa. Alle ore 20, 25 si presentava un vigile urbano il quale affermava di aver fissato lui la busta su ordine del responsabile del servizio, per notificare un atto amministrativo. Aperta la busta alla presenza di testimoni, la stessa conteneva la comunicazione di un atto notificato ai sensi dell’art. 140 del cpc.
Purtroppo per il Sindaco – prosegue Lubiana Restaini – non avendo perfezionato la tempistica delle mie dimissioni e di conseguenza il suo atto di revoca doveva seguire un iter ben preciso, previsto dalle norme che lei ignora. Tutto ciò di fatto pregiudica l’efficacia del decreto n. 19 del 09.05.2020 di nomina del nuovo assessore comunale esterno, la quale risulta essere presente già nella giunta comunale n. 30 del 09.05.2020 in cui si delibera, tra l’altro, il conferimento dell’incarico all’avv. Mignano per la verifica della situazione economica-patrimoniale e gestionale dell’azienda speciale VOLA, più volte sollecitato dalla sottoscritta.
Pertanto le delibere di sabato 9 maggio riguardanti l’ennesimo incarico all’avv. Mignano di FDI e la nomina del nuovo Assessore sono nulle in quanto il Sindaco non aveva, di fatto, ancora accettato le mie dimissioni e con la conseguente revoca delle deleghe, e riguardo l’incarico al professionista come previsto ora per legge l’incarico deve contenere il progetto di parcella dettagliato nell’importo complessivo e per le azioni da svolgere. Inoltre non vi è il parere contabile che ne attesta la copertura finanziaria.
Mi dispiace sottolinearlo – dichiara – ma il sindaco non conosce la macchina amministrativa e non sa cosa sia la politica intesa come arte della mediazione”.
“Di tali irregolarità – sottolinea Lubiana Restaini – ho provveduto ad informare le autorità giudiziarie e il Prefetto, con una serie dettagliata di atti a sostegno della mia tesi”
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