ROMA – Sottolineo con soddisfazione le dichiarazioni del ministro dell’Interno Lamorgese rese all’ANSA: “Non introdurremo uno scudo penale per i sindaci ma non è possibile che siano responsabili quando un bambino mette la mano in una porta e si fa male oppure quando cade un cornicione”
“Nel provvedimento di revisione del testo unico sugli enti locali – ha spiegato Lamorgese – stiamo affrontando anche la questione della responsabilità dei sindaci tenendo presente le distinzioni da fare quando emettono ordinanze. Si tratta – ha sottolineato il ministro – di un problema che crea anche difficoltà a trovare qualcuno che voglia partecipare alla vita pubblica sapendo che poi dovrà affrontare chissà quali problemi giudiziari”.
“Tutto bene quindi? – ci ha dichiarato Lubiana Restaini – Non proprio! perchè il segnale è sicuramente positivo, ma c’è ancora molto da fare per rendere tranquilla e serena l’attività degli amministratori locali che, come ha rilevato il ministro stanno diventando merce rara sia a candidarsi a Sindaco, sia a Consigliere Comunale.”
” C’è il problema dell’indeterminatezza del reato dell’abuso d’ufficio stigmatizzato per la discrezionalità di chi lo imputa; e sappiamo tutti che il bene più prezioso di una amministratore è la sua reputazione; costruirla tra i cittadini con anni di impegno sincero e disinteressato per poi vedersela distruggere da un provvedimento cautelare inadeguato non è degno di un paese civile e moderno.”
“Aggiungo – ha concluso la Coordinatrice – che ancora non c’è cenno di una riforma dello status degli amministratori locali: c’è qualcuno che sa spiegarmi come può essere giusto e costituzionale che un parlamentare che fa un giorno in aula ha diritto ad un trattamento previdenziale e chi fa il Sindaco per dieci anni niente affatto?; è ora veramente di fare equità, giustizia, recupero, per una figura essenziale nell’impalcatura democratica della nostra Repubblica come i Sindaci, gli Assessori, i Consiglieri comunali!”
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