LATINA – Recovery Fund, Forte (PD): Nel piano della Regione i primi interventi per Latina. Da oggi serve progettualità locale per intercettare le risorse ancora da destinare
«La Regione Lazio, dopo mesi di lavoro e confronto, ha presentato al governo il Piano da 17 miliardi di euro per opere prioritarie del Lazio da realizzare attraverso il recovery fund». Lo scrive il consigliere regionale del Pd Enrico Forte sottolineando quali saranno gli interventi con ricaduta provinciale già richiesti.
«Una occasione storica di fronte la quale la Regione è pronta seguendo i tre macrocapitoli Modernizzazione del Paese (7,089 mld), Transizione Ecologica (5,302 mld) e Inclusione sociale e territoriale, parità di genere (4,8 mld), con linee di intervento precise relative a settori così individuati:Digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo, infrastrutture per la mobilità, rivoluzione verde, transizione ecologica, equità sociale, di genere e territoriale, istruzione, formazione, ricerca, cultura e salute.
Da subito la possibilità di intervenire su infrastrutture e mobilità relativamente a sistema portuale e linee ferroviarie locali. In questo ultimo caso sono previsti 12 milioni per il completamento della ferrovia Formia-Gaeta e altri 10 per il ripristino della ferrovia Priverno-Fossanova-Terracina, mentre ben 350 milioni andranno per l’adeguamento della line regionale FL8 Roma-Latina a linea metropolitana, con adeguamento dei nodi di scambio. Non si tratta, occore precisare, di una trasformazione dell’attuale linea ferroviaria, ma dell’implementazione del trasporto locale attraverso una linea metropolitana che godrà di un proprio tracciato, parallelo all’attuale Pontina.
Da questo momento – aggiunge Forte – sarà importante dare il via ad una progettazione in cui anche gli enti locali, in primis il Comune di Latina come capoluogo di provincia, possano intercettare risorse nel novero dei segmenti già individuati, dando vita ad un vero e proprio piano di recovery per Latina».
Parliamo, nello specifico, di un miliardo nella portualità regionale, altrettanto per le politiche abitative. Un altro miliardo complessivo è previsto per le politiche attive per il lavoro e l’occupazione giovanile (500 milioni) e l’empowerment femminile (formazione, occupabilità, autoimprenditorialità e gender pay gap), insieme a 100 milioni per il recupero di insediamenti urbani storici, ad altri 500 per nuovi asili nido. La ricerca, inoltre, è tra le priorità della Regione, che ha chiesto 1 miliardo per la realizzazione del Politecnico del Lazio. Passando alla Sanità, mezzo miliardo di euro è il “fabbisogno” per il rafforzamento della medicina del territorio e la telemedicina, mentre nell’ambito della ‘rivoluzione verde e la transizione ecologica’ si trovano 100 milioni per riforestazione urbana, 300 milioni per qualificazione energetica degli edifici pubblici. Infine i temi come digitalizzazione, innovazione e della competitività del sistema produttivo, che in totale valgono 3,5 miliardi. All’interno di questo capitolo spiccano 1,5 miliardi da destinare a una serie di interventi (ad esempio sviluppo del 5G, innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostegno alla competitività delle filiera strategiche e dell’editoria) e altri 2 miliardi equamente suddivisi tra interventi contro il digital divide e per l’intelligenza artificiale e i sistemi intelligenti.
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