LATINA – Ieri martedì 7 febbraio, presso l’Istituto San Benedetto di Latina, dirigenti scolastici, animatori digitali e docenti delle scuole del I e del II ciclo della provincia di Latina (e qualcuno anche di Roma!) hanno potuto confrontarsi su una proposta concreta per la realizzazione di aule innovative, finanziabili con i fondi PNRR.
E’ stata anche un’occasione per incontrare alcuni importanti player del settore, come Kratos spa, Newline Interactive e Onemore Pictures, che hanno illustrato le tecnologie di “Realtà Virtuale e aumentata”, da utilizzare in contesti didattici. Interessantissima anche la proposta del Kit per il Laboratorio Virtuale, per realizzare una Community di scuole che costruiscano ed arricchiscano contenuti in VR ed AR da organizzare e riutilizzare in lezioni individuali o collettive.
Dopo il coffee break, preparato e servito dagli studenti dell’indirizzo alberghiero dell’Istituto San Benedetto, il prof. Emanuel Demetrescu del CNR, Archeologo prestato al mondo digitale, è intervenuto sulle “Tecnologie digitali immersive per la comunicazione di contenuti culturali”, sottolineando che “la conoscenza non si divide ma si moltiplica” e “le nuove tecnologie nella scuola rendono più rapido e divertente l’apprendimento”. L’alfabetizzazione digitale consente l’uso consapevole ed evoluto delle tecnologie anche dopo il percorso scolastico e crea nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro nell’ottica dei nuovi mestieri del futuro (umanista digitale). Il workshop ha permesso ai partecipanti di sperimentare esperienze “immersive” sui grandi schermi disponibili: i presenti hanno toccato con mano il paradigma di “creazione di conoscenza quando si suscitano emozioni”. La grande novità è l’“accessibilità per tutti” ad esperienze immersive prima impensabili (“galleggiare nello spazio e vedere la terra dalla luna!”).
Il prof. Demetrescu nel percorso presentato, ricco di spunti di riflessione critica e di insight, ha delineato alcuni tratti dell’umanista digitale, capace di rendere semplice il complicato e di parlare con il computer tenendo conto di originalità, fattibilità e modellazione.
Nel pomeriggio, al termine del business lunch, sempre curato dall’Istituto con l’impegno degli studenti e dei docenti dell’Istituto, i partecipanti hanno potuto “toccare con mano” il cambiamento, grazie alla sperimentazione di visori per la VR e la AR, digital board ultrasensibili e di alte performance, videocamere a 360° per la produzione di contenuti da inserire sulla piattaforma dedicata prevista da Onemore, grazie anche alla preziosa collaborazione della prof.ssa Testa, dell’Equipe Formativa Territoriale del Lazio, che ha attuato un intervento divulgativo e formativo laboratoriale nell’Agrifablab dell’Istituto.
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