Martina, 20 anni, era seduta al bar, insieme al fidanzato, quando la rissa tra albanesi si è estesa, fino allo sparo improvviso, che ha colpito la caviglia di Martina, ora ricoverata all’ospedale Goretti di Latina, nel reparto di Ortopedia, dopo l’intervento chirurgico che è servito ad estrarre il proiettile. Ieri sera le sue condizioni sono migliorate e la ragazza ha anche mangiato una minestrina e un pò di verdura. Un’ altra scazzottata si è verificata poco dopo lo sparo, in piazza IV Novembre, ( nota come piazza dei Leoni), vicino al comune, dove l’albanese avrebbe puntato la pistola alla tempia di un “rivale”, per poi fuggire. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, si è recato in ospedale per portare la sua solidarietà ai genitori di Martina e si è mostrato preoccupato. “Occorre più vigilanza per un territorio così vasto, la stazione dei carabinieri di Sezze va potenziata, ci sottolinea, abbiamo 72 etnie diverse, una presenza massiccia di immigrati.” I carabinieri intanto hanno avviato indagini a tutto campo e cercano di catturare il giovane albanese, presunto autore dello sparo, che avrebbe potuto provocare una tragedia. Sembra che sia già noto alle forze dell’ordine, perchè ha dei precedenti. Il problema non è solo di ordine pubblico, ma anche culturale e di sensibilità . Troppi sono i giovani sbandati che bivaccano in piazza, manca un’inclusione reale dei tanti immigrati, che ormai abitano nella cittdadina lepina. In un documento del PD, si osserva “come la sicurezza abbia raggiunto livelli preoccupanti. L’unica ricetta prospettata da tutti è stata la videosorveglianza. Come dire: trasformare Sezze in un grande set televisivo. Invece stiamo pagando i frutti di una generale miopia politica. Ora è il tempo della responsabilità! Maggioranza e opposizione si siedano intorno ad un tavolo, insieme agli altri soggetti istituzionali, per trovare soluzioni concrete. I legami politici, con quanti governano l’Italia, vengano attivati, non solo per le spartizioni dei consigli di amministrazione e dei posti di potere, ma per dare risposte serie ai cittadini di Sezze. Il rischio è che l’onda emotiva passi e i problemi restino irrisolti”.
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