FIRENZE – Quattro trapianti di rene in 24 ore: questa l’impresa portata a termine con successo dall’equipe chirurgica del Centro per il trapianto renale di Careggi, un record frutto dell’impegno annuale che, nonostante il Covid, ha permesso all’Azienda ospedaliero-universitaria di Firenze di realizzare oltre 50 trapianti renali, un terzo dei quali realizzati con un’operazione su cui la regione Toscana sta puntando molto: la chirurgia robotica.
A prescindere dalla tecnologia utilizzata, tutto questo non sarebbe stato possibile senza uno straordinario lavoro di equipe che ha visto impegnati urologi, nefrologi, anestesisti ed il personale sanitario del comparto chirurgico, e senza un impegno organizzativo che, vista la situazione attuale, non può che elevare l’ospedale fiorentino ad orgoglio del sistema sanitario toscano.
Come racconta Adriano Peris, direttore dell’Organizzazione Toscana Trapianti e della terapia intensiva del Trauma Center di Careggi, oltre a dedicarsi alle attività del Pronto Soccorso gli operatori della struttura erano già ampiamente assorbiti dalla gestione di 40 letti di terapia intensiva e di 12 letti di subintensiva. Nonostante questo però, pur essendo stati costretti ad apportare dei cambiamenti nelle prestazioni ordinarie, l’ospedale di Careggi è sempre riuscito a garantire le attività di oncologia e le urgenze, tra cui le delicate operazioni di trapianto renale.
È stato quindi grazie all’efficiente coordinamento delle procedure di prelievo e trapianto degli organi che lo straordinario gesto di altruismo dei donatori, dislocati tra i presidi di Siena, Pisa e Careggi, ha potuto cambiare la vita dei quattro pazienti. Di questi, nessuno ha riscontrato particolari complicazioni durante l’operazione o il decorso postoperatorio, ed i reni trapiantati hanno ripreso a funzionare correttamente.
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