Quando Si Spegne Una Stella

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Non direi che Gina Lollobrigida sia stata una grande attrice ritengo piuttosto una professionista di sicuro mestiere intelligente e aderente a certi personaggi che l’hanno resa famosa, con alcuni registi ha dato anche una convincente prova di attrice intendo fuori dal cliché della Bersagliera che la rese popolarissima come è stato per “Mare matto” di Renato Castellani visibilmente imbruttita, “La legge” di J. Dassin film discutibili comunque non disprezzabili dove lei “quasi per caso” recitava. Ritengo le si debba riconoscere la generosità unitamente al volere e saper affrontare il rischio come per la breve parentesi americana (Never so few-Mai così pochi con Sinatra, Trapezio con B. Lancaster). La conobbi al Comune di Sabaudia mio padre corrispondente de Il Messaggero ricordo che fu affettuosa e gentile, la rividi a Fogliano dove girarono alcune sequenze di “Venere imperiale” nei panni di Paolina Borghese bellissima e smagliante. La direi un’attrice per tutte le stagioni, una di quelle icone che s’impongono al di là dei requisiti attoriali entrate di prepotenza nell’immaginario collettivo dunque destinate all’eternità come la Bardot e la Monroe inevitabilmente prigioniere della loro bellezza comunque capaci di affermarsi come buone attrici. Con la Lollobrigida è “caduta una stella” che di per sé continuerà a emanare luce da qui all’eternità! (gimaul)


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