Quando Muore un Maestro

Inseparabili nella vita e nell’arte del cinema i mitici Fratelli Paolo e Vittorio Taviani, Paolo venuto a mancare all’età di novantadue anni, grandi Maestri autori di capolavori assoluti tra cui “San Michele aveva un gallo”, “La notte di San Lorenzo”. Un cinema senz’altro politico il loro pur se non nel senso aridamente ideologico, diremmo nel senso gramsciano della “passione e ideologia”, parafrasando Pasolini una ideologia e una poetica “in forma di rosa”, un cinema di poesia in cui la lezione del Neorealismo è trasmessa mediante uno sguardo attento e critico al sociale filtrato da una venatura favolistica nel senso del racconto sotteso da una fantasia decisamente concreta dicasi gramsciana.. Pertanto anche i fatti più drammatici o cruenti nel loro cinema hanno la levità e la sottesa verità della fabula o del sogno che funge da filtro salvifico al peso del dramma cosicché il loro stile può dirsi un Neorealismo di ritorno nel senso che la realtà ancorché “fotografata” è osservata attraverso la lente della memoria, del sogno, del rimpianto come fosse una necessità provvisoria. Ho avuto l’onore di averli tra i non pochi ospiti illustri al liceo Classico al tempo della mia presidenza, per l’occasione approntai -come di consuetudine!- uno di quei corposi opuscoli dallo scrivente concertati (per la croce e delizia dell’encomiabile personale scolastico!) che i Maestri gradirono alquanto al punto che in partenza per una tournée in America ne portarono con sé un esemplare informandomi che fu apprezzato…riferisco scusate se è poco! Comunque la scomparsa benché “vidimata”(!) dall’età non ne sbiadisce la presenza, tutt’altro, bensì la colora di quell’aura “favolistica” propria dei suoi/loro film. GRAZIE Maestro, ti giunga nel regno delle ombre da te illuminate un fragoroso applauso con un forte abbraccio