ROMA – “Venerdì, nella suggestiva cornice del Palazzo dei Congressi di Roma, è stata presentata la programmazione dei fondi europei 2021-2027 per la Regione Lazio”.
Nel corso del suo intervento, il Presidente Nicola Zingaretti ha parlato chiaramente di una occasione unica per lo sviluppo del nostro territorio, una quantità di investimenti che non si vedeva da cinquant’anni. Ammontano, difatti, a circa 16,6 miliardi i fondi europei destinati alla nostra regione nel prossimo settennato tra Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), Fondo Sociale Europeo (FSE), Fondo per lo Sviluppo e Coesione (FSC) ed altri finanziamenti”.
Ad affermarlo è Omar Sarubbo, Segretario Provinciale del PD, attraverso una nota.
“La Regione Lazio vede aumentare la propria dotazione futura non casualmente, ma perché è stata in grado, nella programmazione appena conclusa, di impegnare e spendere bene le risorse assegnate. Siamo, a tutti gli effetti, una best practice in Italia.
A cosa servono questi fondi? Per le persone ed i loro diritti, per il lavoro, università e ricerca, imprese, ambiente ed economia circolare, reti e infrastrutture, comunità locali, benessere.
In poche parole: dalla capacità di spesa di questi fondi dipende il futuro nostro e dei nostri figli.
Per riuscire in tale obiettivo è necessario aprire una stagione di straordinaria responsabilità e coesione tra livelli istituzionali, enti locali, mondo associativo della rappresentanza economica e sociale affinché, nel rispetto delle singole posizioni, sia garantito l’impegno a non perdere un solo euro di queste risorse.
È poi necessaria una visione strategica dei territori. Nel caso della nostra provincia, credo sia necessario colmare il gap di infrastrutture di collegamento ed investire nella valorizzazione delle nostre grandi vocazioni ed attitudini: agricoltura, paesaggio, economia del mare, produzione industriale ed artigianale.
Infine, è fondamentale che il sistema istituzionale acquisisca competenze più sofisticate in grado di andare oltre gli aspetti amministrativi. Troppo spesso le amministrazioni ed i privati non riescono a partecipare agli avvisi pubblici o, nel peggiore e sempre più frequente dei casi, riescono ad accedervi ma poi perdono i finanziamenti in corso d’opera. Si avverte la necessità di dotare le strutture (a partire da quelle pubbliche) di una vera e propria filiera della conoscenza che non può divenire un lusso appannaggio di pochi.
Nei prossimi mesi la nostra provincia si ritroverà a scrivere il libro del proprio futuro che, per mezzo di questi finanziamenti per lo viluppo, deve parlare di equità, giovani, lavoro, diritti. Serve il massimo impegno e, come è necessario quando sono in arrivo straordinarie risorse, un innalzamento della soglia di attenzione e politiche di contrasto agli interessi criminali“.
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