Due assoluzioni e 35 rinvii a giudizio. Si è conclusa così questo pomeriggio l’udienza preliminare per l’inchiesta Olimpia. Il giudice Giorgia Castriota, a conclusione della camera di consiglio, è rientrata in aula e ha letto il dispositivo con il quale ha assolto perchè il fatto non sussite la funzionaria comunale Elena Lusena e l’imprenditore Vincenzo Malvaso: entrambi avevano scelto il rito abbreviato e nei loro confronti il pubblico ministero Giuseppe Miliano aveva chiesto due condanne rispettivamente a cinque e quattro anni di carcere ma oggi è arrivata l’assoluzione perchè il fatto non sussiste.

Tutti rinviati a giudizio invece gli altri 35 indagati: l’ex parlamentare Pasquale Maietta, l’ex presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi, il dirigente al Comune di Latina Ventura Monti, Nicola Deodato, l’imprenditore Fabio Montico. E poi ancora l’ex dirigente del Comune Alfio Gentile, l’ex assessore all’Urbanistica Giuseppe Di Rubbo, l’architetto Luca Baldini, l’ingegnere Luigi Paolelli, il costruttore Massimo Riccardo, Giuseppe Celeste, Adolfo Antonelli, Antonio Ferrarese, Mario Povanello, Silvano Manzan, Giuseppe Venturi, Raniero Grassucci, Massimo Palumbo, Roberto Pellegrini, Silvano Spagnoli, Stefano Pistoia, Giuseppe Baggio, Sergio Fanti, Valter Betti, Giuseppe Macrì, Francesca Rossi, Alessandra Marciano, Andrea e Sandra Capozzi, Antonio Di Girolamo, Fabrizio Montico, Claudio Petitti, Giovanni Spada e Stefania De Marchi.

L’inchiesta si era sviluppata in tre diversi filoni: uno per i favori alla società Latina Calcio di Maietta, uno sull’urbanistica e i Piani particolareggiati approvati con aumenti di cubature  senza il passaggio in Consiglio comunale e infine quello relativo a incarichi e appalti a ditte amiche.

Dovranno comparire davanti al secondo collegio penale del Tribunale di Latina il 1 dicembre prossimo. Nel processo il Comune di Latina si è costituito parte civile rappresentato dall’avvocato Cinzia Mentullo.

 


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