“Che la cultura resti al riparo”. Con questo slogan, Priverno riparte dall’estate 2020. L’emergenza non ha fermato la cultura in città. Dopo la riapertura dei Musei e dei luoghi della cultura, a seguito dei proficui incontri in modalità videoconferenza tra l’Amministrazione e le associazioni di categoria, dai commercianti agli artisti locali, idee e proposte hanno dato vita ad un importante e considerevole cartellone estivo.
A partire dal prossimo venerdì 17 luglio ecco servito, a beneficio di ospiti e residenti, un ricco programma di contaminazioni locali e internazionali.
Da “Emozioni di Gianmarco Carroccia e MOGOL”, a “I racconti delle Nebbie”, al teatro rock di Nicholas Ciuferri, Paolo Benvegnù, Riccardo Tesio (MARLENE KUNTZ) e Nicola Cappelletti.
Nel denso calendario spunta Radure. Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud, il festival di valorizzazione del patrimonio culturale del sistema territoriale dei Monti Lepini, nell’ambito del progetto integrato Invasioni Creative di ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, in collaborazione con la Compagnia dei Lepini, un punto di confluenza per viaggiatori, di condivisione di idee, di divulgazione della cultura.
Prima dell’atto finale che vedrà protagonista il Priverno Rock Festival, l’evento firmato You Marketing srl che lo scorso anno ebbe un’eco considerevole sulla stampa nazionale e che quest’anno porterà in scena, tra i grandi musicisti, la leggenda della musica lirica, Katia Ricciarelli, con la più celebre Queen Tribute Band d’Europa.
Tutte le manifestazioni si svolgeranno in sicurezza secondo i dettami della normativa anti Covid-19 vigente.
Gli accessi ai luoghi degli eventi saranno controllati e contingentati, i posti a sedere limitati nel rispetto delle distanze di sicurezza, prenotati attraverso il servizio informatico MOBILITAPP, l’applicazione gratuita attivata dal Comune di Priverno che consente di prenotare e organizzare gli accessi ai luoghi in condizioni di massima sicurezza sanitaria e nel rispetto della privacy, evitando gli assembramenti.
Alle viste quindi “un’estate differente, insolita, nella Priverno della Belle Époque, per ripartire da lì, dove il tempo si è fermato, a rincorrere e far propria quell’epoca intrisa di pace e benessere nata a cavallo tra i due periodi della libertà e della sua scomparsa.
Arti in mostra, dove i protagonisti siamo noi, le nostre eccellenze, i nostri territori, per restituire la giusta dignità e riportare nei luoghi del paese colori di rinascita per i quali però solo il senso di responsabilità e il rispetto delle regole saranno le radici della sua persistenza”.


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