LIVORNO – 15 febbraio 2021
Come anticipato dal sindaco,il dott.Casini Benvenuti ha precisato che anche se i dati relativi a Livorno sono migliori di altre realtà toscane (ma si partiva però da una situazione peggiore) l’attuale crisi è grave e particolare, “una situazione così non si era mai verificata negli ultimi 70 anni, unica anche per la sua provenienza (come crisi economica nasce fuori dall’economia e altera i meccanismi del mercato. Nel 2008 furono le esportazioni il primo settore colpito dalla crisi, qui cadono consumi della famiglia e settore terziario oltre all’industria : questo ha un impatto fortissimo su Livorno, dove le imprese piccole e piccolissime hanno minore capacità di fronteggiare la crisi diversamente dalla grande industria. E se l’occupazione al momento non ha subito calo consistente (ma calo di ore di lavoro), si tratta però di un dato falsato, in tutto il paese, dal fatto che c’è il blocco dei licenziamenti da lavoro dipendente. Ne risentiremo quindi nel lungo periodo,”.
Il quadro non è dunque roseo. “Si comprende quindi la preoccupazione per il prossimo futuro,quando il probabile venir meno del sostegno pubblico potrebbe trasformare anche il lavoro ”congelato”in vera e propria disoccupazione rendendo ancor più necessario proseguire in quell’opera di rilancio degli investimenti resa oggi più stringente ma anche più praticabile per l’impegno assunto dall’Europa col Next Generation Europe. E appunto, sfruttando la più grande risorsa di Livorno, che è quella del mare”.
L’assessore Gianfranco Simoncini ha informato che proprio domani avrà una riunione con il presidente Giani alla Regione sull’area di crisi complessa. “Nonostante i dati ci dicano che stiamo reggendo meglio la crisi rispetto ad altre realtà toscane, sia per livello di produzione che di occupati, prorio perché partivano da una situazione peggiore, dobbiamo spingere sugli investimenti”.
Come ha più in dettaglio illustrato l’assessore, “in questo anno di emergenza Covid-19 i dati Irpet rappresentano un’immagine di maggiore tenuta dell’area livornese rispetto alla Toscana, dovuta soprattutto alle caratteristiche della nostra città. La stesa forte presenza di turismo estivo ha controbilanciato gli effetti del calo del turismo nelle città d’arte. Ad essere maggiormente colpiti dalla crisi è stato a Livorno il settore dei servizi, soprattutto la ristorazione. Gli aiuti del Governo e dell’Amministrazione Comunale hanno sostenuto il territorio nella fase critica, ma ora abbiamo bisogno di maggiori risorse e dell’aggiornamento dell’accordo di programma dell’area di crisi complessa. Il sostegno da parte della Regione Toscana deve riguardare gli insediamenti produttivi, la pianificazione concordata, il percorso di confronto con Eni, oltre ha promuovere il rafforzamento dell’impegno del governo nazionale su bonifiche e regime di aiuti. La compilazione del Next Generation Livorno dimostra che non chiediamo soltanto risorse, ma presentiamo validi progetti”.
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