Livorno, 25 ottobre 2024 – Nel quadro delle attività di monitoraggio e contrasto alla violenza di genere e agli atti persecutori, con un focus specifico sui reati informatici, i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno e della Stazione di Porto Azzurro hanno denunciato a piede libero una donna per atti persecutori, o stalking, condotti online tramite falsi profili social.
L’indagine, originata dalla segnalazione della vittima e proseguita per diversi mesi, ha consentito ai Carabinieri di risalire all’identità dell’indagata, la quale, per motivi legati a una contesa sentimentale, avrebbe utilizzato diversi profili social falsi per avvicinarsi alla vittima, ottenendone dapprima la fiducia e il contatto in ambiente digitale. Successivamente, attraverso post offensivi e reiterate azioni diffamatorie, la donna avrebbe perseguitato la vittima, rendendole la situazione insostenibile.
L’attività investigativa telematica, meticolosamente condotta dal personale della Stazione di Porto Azzurro, ha permesso di identificare in modo inequivocabile la persona responsabile delle condotte persecutorie. Ora l’indagata dovrà rispondere davanti al Tribunale di Livorno del reato di atti persecutori aggravato dall’uso di strumenti informatici, che comporta una pena che può variare da un minimo di un anno fino a un massimo di sei anni di reclusione, in caso di aggravanti.
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