Ponza : esercizi commerciali e ristoranti non sempre precisi sul Covid e in alcuni casi anche sporchi

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L’11 e 12 agosto, nel periodo di intensa affluenza turistica, i Carabinieri del NAS di Latina, insieme ai colleghi del Comando Stazione di Ponza, hanno realizzato una serie di controlli sulle attività di ristorazione, esercizi commerciali, strutture sanitarie e farmacie ubicate sull’isola di ponza, la più estesa delle isole pontine.

Le verifiche hanno riguardato in particolare l’applicazione delle norme in materia igienico-sanitaria alimentare, la verifica sull’attuazione delle misure di contenimento alla diffusione del Covid-19, come l’uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali, nonché la recente introduzione dell’obbligo del “Green Pass”.

Nel complesso, sono state deferite 3 persone all’Autorità Giudiziaria, per tentata frode in commercio e mancato aggiornamento del documento valutazione dei rischi relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro, in riferimento allo specifico rischio biologico del covid.

Inoltre, sono stati sanzionati 16 gestori di locali e sequestrati oltre 30kg di prodotti alimentari privi di tracciabilità, per un valore complessivo di circa 500 euro. Le 43 violazioni amministrative contestate, per un ammontare di 28.700 euro, hanno riguardato:

numerosi episodi di inosservanza alla normativa per la prevenzione della diffusione epidemica, come l’assenza cartellonistica informativa e il mancato utilizzo di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali.
Carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento, interessati da sporco pregresso e non sottoposti alle manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Carenze strutturali e organizzative di locali adibiti a deposito bombole d’ossigeno gassoso, presso l’unico ambulatorio di continuità assistenziale presente sull’isola.


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