PONTEDERA – Nel momento in cui ha deciso di aprirsi con sincerità alla sua famiglia, un giovane di 18 anni ha dovuto affrontare una dolorosa realtà: è stato respinto da mamma e papà a causa del suo orientamento sessuale. Questa rivelazione ha scatenato una serie di incomprensioni, culminate nella richiesta di abbandonare la casa familiare a Pisa.
Senza una casa e senza mezzi finanziari, il giovane, la cui storia è ora raccontata su Repubblica, ha dovuto vagare alla ricerca di un rifugio sicuro, affidandosi alla generosità di conoscenti. Tuttavia, un raggio di speranza ha squarciato le tenebre grazie al sostegno cruciale offerto da uno sportello locale contro le discriminazioni e alla straordinaria solidarietà dimostrata da alcuni insegnanti della sua scuola. Tra questi, un professore ha dimostrato una compassione tangibile, offrendo al ragazzo un rifugio nella propria casa e permettendogli di continuare gli studi fino al diploma di maturità.
La frattura con la famiglia è stata profonda e dolorosa. “Mi hanno detto di andarmene perché tra i figli non andavo bene”, ha confidato il giovane agli operatori dello sportello “Voice” di Pontedera, evidenziando le ferite delle incomprensioni familiari, soprattutto con la madre e la sorella.
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