CISTERNA DI LATINA – Tema veicoli intestati a prestanome e utilizzo dei sistemi di videosorveglianza. oltre 180, tra appartenenti alle polizie locali del Lazio, all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia di Stato, sono stati i partecipanti alla giornata formativa, tenutasi lo scorso 21 giugno presso l’aula consiliare del Comune di Cisterna di Latina.

L’incontro è iniziata con i saluti della vicesindaco Maria Innamorato la quale ha evidenziato l’importanza delle attività delle forze di polizia nel contrasto ai reati auspicando l’organizzazione di ulteriori eventi formativi per i quali l’amministrazione comunale di Cisterna si è dichiarata disponibile.

A seguire il saluto del comandante della polizia locale, Raoul De Michelis, che ha posto all’attenzione l’importanza del confronto tra le varie forze di polizia per attuare azioni efficaci per la repressione e prevenzione dei reati.

Franco Valentini, della società Selea, ha illustrato i sistemi di rilevamento delle targhe evidenziando oltre alle funzionalità operative, anche la sicurezza informatica in tema di protezione dei dati personali. Da non sottovalutare l’affidabilità dei dati raccolti che consentono un’efficace risposta da parte delle forze di polizia.

Giuseppe Conte, referente sindacale SIULCC Carabinieri, ha parlato del metodo investigativo per individuare e contrastare il fenomeno dei veicoli intestati a soggetti prestanome.
Negli ultimi anni, infatti, è aumentato il numero di veicoli utilizzati per commettere reati e intestati a prestanome, ovvero a persone che di fatto risultano irreperibili. Partendo da casi reali, alcuni dei quali trattati proprio dalla Polizia Locale di Cisterna, ha evidenziato le ricadute sull’elusione delle tasse automobilistiche oltre al coinvolgimento di tali veicoli in sinistri stradali con la conseguente fuga dei responsabili.

Nel suo intervento, l’ing. Michele Pradella, responsabile della ricerca e sviluppo di Selea, ha presentato le soluzioni software collegate con i sistemi di lettura delle targhe. Le tecnologie informatiche oggi a disposizione costituiscono un versatile strumento a supporto delle attività di polizia e l’interazione tra i progettisti dei software e le forze dell’ordine consente di realizzare soluzioni efficaci proprio perché basate sulle reali esigenze degli operatori.

A concludere la serie l’intervento del Comandante De Michelis sull’integrazione tra sistemi di videosorveglianza e l’attività tradizionale della Polizia Locale. “Infatti – ha spiegato – per ottenere risultati efficaci – non basta l’installazione di telecamere ma restano di fondamentale importanza le indagini tradizionali come la raccolta delle testimonianze e, naturalmente, la costante preparazione del personale”.


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