LATINA – Le associazioni sportive dilettantistiche Antares NT Pallanuoto Latina, Latina Aquateam, Hyperion Latina e Latina Nuoto hanno espresso, in un comunicato congiunto, la loro posizione in merito alla riapertura della piscina comunale ex Open di Latina.

Pur ribadendo l’importanza della riapertura dell’impianto, le ASD denunciano criticità nella regolamentazione proposta dall’Amministrazione Comunale e nel Piano Economico Finanziario (PEF) che rischia di penalizzare le associazioni, gli atleti e i cittadini.

**Le richieste delle ASD**
Tutte le associazioni chiedono:
– **Regole chiare e trasparenti** per l’assegnazione degli spazi acqua;
– **Tariffe calmierate** e adeguate rispetto al mercato e alle altre realtà comunali e federali;
– Maggiore attenzione alle **fasce deboli**, ai diversamente abili e alle ASD senza scopo di lucro;
– Una revisione del PEF, giudicato sbilanciato e non equo nei confronti delle associazioni sportive rispetto al gestore.

**Le criticità segnalate**
Bruno Davoli, presidente dell’Antares NT, sottolinea: *“Da cinque anni aspettiamo di tornare ad allenarci in modo dignitoso negli impianti comunali. Abbiamo subito limitazioni di spazi acqua e tariffe insostenibili, mentre altre ASD venivano favorite dal gestore. Oggi chiediamo una regolamentazione equa per tornare a regime.”*

Giorgio De Angelis, presidente di Latina Aquateam, denuncia: *“Le nuove tariffe sono sproporzionate e non sostenibili, mentre il gestore beneficia di agevolazioni come il pozzo per l’acqua. Anche gli orari assegnati sono spesso inadeguati, con fasce notturne o mattutine per ragazzi in età scolare.”*

Paola Cecconi, presidente dell’Hyperion Latina, evidenzia la mancanza di agevolazioni per i diversamente abili: *“Dalla gratuità siamo passati a pagare 5 euro a persona o 20 euro a corsia. Questo è inaccettabile per chi svolge attività sociali.”*

Lorenzo Davoli, presidente di Latina Nuoto, aggiunge: *“Anche le tariffe per gli allenamenti e le competizioni sono fuori mercato. Chiediamo che vengano abbassate almeno del 50-60% per permettere a tutti di usufruire di un bene pubblico.”*

**Appello all’Amministrazione Comunale**
Le ASD chiedono una revisione immediata del regolamento e del PEF, per garantire la sostenibilità economica delle associazioni e l’accessibilità della piscina per tutti i cittadini. *“Non vogliamo impedire la riapertura, ma la nostra priorità è che avvenga alle giuste condizioni,”* affermano i presidenti.

Nel caso in cui le istanze non vengano accolte, le ASD dichiarano che ricorreranno al Codacons e ad azioni legali per tutelare i propri diritti.


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