PIOMBINO – Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri della Stazione di Piombino hanno arrestato una 36enne dell’est Europa, gravemente indiziata del reato di maltrattamenti nei confronti dell’ex convivente.
La vicenda giudiziaria ha inizio intorno a fine settembre 2021, quando le indagini dell’Arma hanno evidenziato una serie di condotte violente e aggressive tenute dalla donna nei confronti del convivente, un uomo di 50 anni. Entrambi annoverano precedenti segnalazioni di polizia.
Infatti, sono stati numerosi gli interventi effettuati dall’Arma di Piombino a casa della coppia, per le continue liti tra i due, scaturite per lo più da motivazioni afferenti alla sfera privata della loro relazione. È in tale ambito che la donna, spesso a seguito anche di assunzione di alcolici e psicofarmaci, avrebbe reiteratamente vessato e minacciato il compagno sino ad essere prima deferita a piede libero, poi arrestata per averlo aggredito con una bottiglia di vetro rotta che causò all’uomo tagli sul corpo guaribili in 7 giorni. Proprio dopo tale episodio, che sancì l’interruzione della loro relazione, alla donna fu irrogato il provvedimento cautelare di “allontanamento e divieto di avvicinamento alla vittima”. Nonostante ciò la stessa avrebbe continuato a molestare e perseguitare il compagno, violando in più circostanze il provvedimento. L’escalation di violenze e aggressività della 36enne, è stata rivolta in alcune occasioni anche nei confronti dei militari intervenuti per l’accertamento del rispetto delle prescrizioni. Grazie infine alle puntuali segnalazioni dei Carabinieri sul conto del comportamento della prefata, l’A.G. ha adottato la misura più restrittiva della sottoposizione agli “arresti domiciliari” della donna presso l’abitazione di un conoscente.
Tuttavia l’indagata, in più occasioni, è stata sorpresa dai militari allontanarsi arbitrariamente dal domicilio prescelto, recandosi a infastidire l’ex fidanzato, sino ad aggredire, in evidente stato di alterazione da alcolici, anche la persona che le aveva offerto ospitalità revocandole l’accoglienza. Pertanto, al culmine di tutte le segnalazioni dell’Arma in ordine agli atti persecutori, l’AG labronica ha emesso a suo carico “ordinanza di custodia cautelare in carcere”, eseguita dai Carabinieri del Comando Stazione di Portovecchio, per cui oggi costei si trova ristretta presso la casa circondariale Don Bosco di Pisa.
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