LATINA – «Il Questore di Latina, nel quadro delle attività dirette a contrastare il fenomeno delle violenze in occasione di manifestazioni sportive, ha emesso in data 7.06.2023, il provvedimento di Divieto di Accedere a Manifestazioni Sportive (D.A.Spo.) ai sensi dell’art. 6 della Legge 401/1989 e successive modifiche, per anni uno nei confronti di un 36enne residente a Latina e tesserato con una squadra della città il quale, il 21 gennaio u.s., in occasione di un incontro di calcio valevole per il campionato di Seconda Categoria, tenutosi presso un impianto sportivo del capoluogo di provincia, nel finale di partita aveva pesantemente insultato il direttore di gara. Per tale gesto il giocatore era stato espulso dal campo di gioco, ma anche in seguito all’espulsione aveva proseguito nella sua condotta aggredendo fisicamente l’arbitro e provocandogli gg. 7 di prognosi. Per tali fatti l’uomo veniva indagato in stato di libertà alla competente A.G. per il reato di lesioni».
Questo il comunicato della Questura di Latina che si riferisce ad un episodio avvenuto durante la gara tra San Pietro e Paolo e D. Pino Puglisi Nettuno. Il calciatore in questione S. C., è stato squalificato fino al 25/ 1/2028. Questa la motivazione del provvedimento comparsa sul sito della LND: «Perché, a fine gara rivolgeva all’arbitro gravi offese e minacce. Successivamente lo avvicinava e, dapprima lo colpiva con un violento pugno alla mandibola provocandogli forte dolore e fuoriuscita di sangue dalla bocca. L’arbitro riusciva a schivare un altro pugno con un braccio che gli provocava forte dolore ad una spalla. Successivamente aggrediva l’arbitro afferrandolo per il collo stringendolo con violenza provocandogli graffi e dispnea e nel contempo lo colpiva con una ginocchiata sulla gamba sinistra facendolo cadere a terra. Tale atto gli ha provocato escoriazione ad una mano con fuoriuscita di sangue. L’arbitro veniva soccorso da calciatori della società D. PINO PUGLISI NETTUNO tra il disinteresse totale della dirigenza della società SS PIETRO E PAOLO. A seguito di tale violenta aggressione all’arbitro interveniva la Forza Pubblica e un’ambulanza del 118 che lo trasportava all’ospedale S. Maria Goretti di Latina a causa del perdurare dei giramenti di testa con sensi di svenimento. Presso il nosocomio gli veniva riscontrato trauma contusivo alla mandibola dx e regione latero cervicale dx algia regione inguinale dx algia caviglia sx con prognosi di 7 gg. s.c
Sanzione da considerate ai fini dell’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art. 35 comma 7 del CGS e riportate nel C.U. n. 49/A della FIGC del 12.10.2022».
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