Piano della Marina di Latina : “Se ne discute nelle stanze di partito.” La denuncia di Mariagrazia Ciolfi.

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«Dopo il dossier secretato sulla candidatura di Latina a Città della Cultura, apprendiamo dalla stampa di incontri nella sede provinciale di FdI per discutere il Piano regolatore della Marina alla presenza di consiglieri, assessori, dirigenti di partito, militanti, nonché dei tecnici incaricati dal Comune per la revisione del piano. Un piano che deciderà il futuro di una parte della città, deciso nella sede del partito, a porte chiuse. Una modalità di fare politica del tutto anacronistica, un ritorno in toto al passato, alla vecchia politica stantía che la destra sta tentando di restaurare in tutta la sua filiera di governo, fatta di chiusura, di crocicchi di interessi, di scelte calate dall’alto, di mancanza di visione e partecipazione». Lo denuncia il capogruppo del M5S in Consiglio comunale, Maria Grazia Ciolfi.

«Mentre l’erba sui marciapiedi continua a crescere e i rifiuti ad accumularsi fuori dai cassonetti dove non è arrivato il porta a porta, mentre le strisce pedonali di aree critiche come quelle delle rotonde in prossimità di Latina Fiori e via del Lido, , ma anche del resto della città, sono oramai sparite e le buche delle strade si fanno sempre più profonde per diventare laghi alla prima pioggia, mentre tutto quello che il centrodestra aveva promesso di cambiare in campagna elettorale non solo non è stato affrontato in questi primi cinque mesi di governo, ma è decisamente peggiorato, cosa fa la stessa amministrazione di centrodestra? Si riunisce nelle stanze di partito per decidere i cambiamenti della città» sottolinea la consigliera.

Ciolfi parla di una vera e propria «marginalizzazione non solo delle forze politiche di opposizione e di una parte della maggioranza, ma di tutta quella parte della città che non è tesserata con il partito di maggioranza in Consiglio comunale. Come capogruppo del M5S non posso non denunciare con forza questo atteggiamento manchevole di rispetto istituzionale, di partecipazione e visione, di apertura e coinvolgimento in primis dei cittadini e quindi dei rappresentanti eletti in Consiglio: il Sindaco sembra aver dimenticato che è il Sindaco di tutti, non solo il Sindaco del suo partito».

«La mancata partecipazione – continua la consigliera – è tanto più grave quando si parla di materia urbanistica, strumento con cui si mettono in atto i veri cambiamenti dei territori, da quello sociale a quello economico e culturale. L’urbanistica dei nostri giorni non risponde più all’aumento delle volumetrie perché il suolo cementificabile è esaurito, ma alla pianificazione partecipata che trasforma, riqualifica, crea servizi e inclusività, migliora la qualità della vita dei cittadini e questa pianificazione non può prescindere dall’apertura a tutta la città».

«Come M5S – conclude Ciolfi – resteremo fermi in difesa delle nostre azioni politiche, continuando a portare avanti temi, idee, battaglie e proposte politiche costruttive, nell’interesse della collettività, volte al futuro, al benessere collettivo, all’innovazione tecnologica, all’inclusione ed equità sociale, alla diffusione della cultura ed alla trasparenza. Denunciando, come in questo caso, con forza ogni tentativo di oscurantismo e di ritorno al passato».


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