Periodi dell’Arte Contemporanea irripetibili per Roma e per la Cultura Italiana

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Uno dei più noti artisti degli ’60, è Tano Festa, appartenente alla nuova generazione dei pittori romani della Scuola di Piazza del Popolo. In questo periodo così irripetibile per Roma e per la cultura italiana, era insieme con Mario Schifano, Francesco Lo Savio, Franco Angeli. Si andava a colazione da Rosati e si incontravano artisti come Achille Perilli, Giosetta Fioroni, Gastone Novelli. Dorazio e Boille seduti uno accanto all’altro e Burri che passava veloce andando verso il semicerchio del Valadier, salutava solo il gallerista Plinio De Martiis. Alle quattro del pomeriggio girava rombando intorno all’obelisco Mimmo Rotella, con la sua MGA piena di manifesti strappati; mentre Schifano, Festa e Angeli vestiti di nero salivano da Plinio. Con loro cerano sempre le donne più belle: Anita Pallemberg, amica dei Rolling Stones, Marina Lante e Anna Carini. Un periodo quello di Tano Festa non troppo lontano, ma poco conosciuto. Iniziò a dìciasette anni come poeta e fu stimolato verso la pittura dall’amico Ettore Sordini. Alla fine (1959), Festa apre lo studio a Roma insieme all’amico e compagno di avventura Renato Mambor e nel ’61 espone per la prima volta alla Galleria La Salita di Gian Tommaso Liverani, con Francesco Lo Savio, Franco Angeli e Giuseppe Uncini, presentati da Pierre Restany, non disdegnando nella ricerca di quel periodo le influenze delle neoavanguardie americane, come Matta, De Kooning, Pollock e soprattutto il lirico Rothko. Durante tutta la vita, del resto, Tano Festa non si curò affatto di nascondere le proprie fonti di ispirazione nei confronti di altri contemporanei. Nella stessa Galleria del ’61, si tiene la sua prima personale e (1963) partecipa alla mostra “13 artisti a Roma”, alla Galleria  La Tartaruga di Plinio De Martiis in Piazza del Popolo. Tra i dipinti più importanti, realizzati dall’artista nell’arco di un decennio a partire dai primi anni sessanta, ci sono opere dedicate al concetto di citazione. Opere tratte dai lavori di alcuni grandi artisti del passato, da Michelangelo a Van Eyck, Velasquez, Ingres, Mondrian, sino a De Chirico, ma anche dalle immagini fissate dai fotografi e registi. Accanto a questi lavori, crea sfondi azzurri e raggi solari e altre opere con raffigurazioni del cielo. Negli stessi anni, crea una scultura: “La Finestra sul mare”, opera di chiaro impatto visivo, dedicata al fratello poeta Francesco Lo Savio, “Il Monumento”, imponente scultura, che rappresenta una finestra sull’infinito, è un inno al colore (il blu) e all’infanzia, temi ricorrenti nelle opere dell’artista; ma anche una tensione alla serenità, anch’essa ricercata da Festa spezzata dal Monolite nero, simbolo di fugace labilità della vita, che attraversa la gioiosa finestra con le nuvole. Una grande finestra che tenta di incorniciare il mare, donata dall’artista al mecenate di Fiumara d’arte Antonio Presti e dallo stesso alla sua terra, la Sicilia. L’obiettivo di questo articolo su Tano Festa, vuole stimolare una maggiore capacità di lettura della sua opera e creare un’occasione di dialogo diretto fra il pubblico, gli studenti delle Scuole e delle Università di Roma. Dopo la scomparsa dell’artista avvenuta a Roma il 9 gennaio 1988, alcune importanti mostre retrospettive né hanno già documentato l’opera, tra le più importanti quella curata da Achille Bonito Oliva per il Comune di Roma, negli stabilimenti nell’ex Birreria Peroni (oggi Museo Macro) nel 1988 e, la mostra in coppia con il fratello Francesco Lo Savio, curata da Maurizio Fagiolo nell’ambito della Biennale di Venezia (1993). Info: Museo di arte contemporanea di Roma (Macro), istituto museale situato in Via Nizza 138, nei pressi di Porta Pia, nel Quartiere Salario di Roma; realizzato dall’architetto francese Odile Decq. La collezione del Museo Macro, comprende circa 600 opere d’arte, tra cui quelle di Tano Festa, Mario Schifano e Mimmo Rotella (Scuola di Piazza del Popolo).

Info: Museo di arte contemporanea di Roma (Macro), istituto museale situato nei pressi di Porta Pia, nel Quartiere Salario di Roma; realizzato dall’architetto francese Odile Decq. La collezione del Museo Macro, comprende circa 600 opere d’arte, tra cui quelle di Tano Festa, Mario Schifano e Mimmo Rotella (Scuola di Piazza del Popolo). Sede: Museo Macro, Via Nizza, 138. Telefoni: 06696271 – Parcheggio multipiano di Via Cagliari, 31. Tel. 0644239481

Sergio Salvatori  ( Pittore e Critico D’Arte )


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