LIVORNO – Sono dovuti intervenire i Vigili Urbani per sgomberare l’aula e le opposizioni hanno abbandonato la seduta e si sono radunate presso il Palazzo del Governo per fare un esposto al Prefetto. Nel Consiglio Comunale di ieri è avvenuto il caos con Alessandro Perini di Fratelli d’Italia e Carlo Ghiozzi della Lega che vanno addirittura ad occupare lo scranno del presidente Pietro Caruso. Oggetto della disputa il Piano Operativo della Giunta Salvetti e la discussione delle centinaia di controemendamenti contrari all’attuazione presentati dalle opposizioni. Il Piano Operativo rappresenta un passo fondamentale della politica amministrativa della maggioranza a meno di due mesi dalle elezioni, si parla di portare il patrimonio cittadino a un milione e 200 mila metri quadrati, costruire nuove scuole pubbliche, nuove Rsa per anziani, 680 mila metri quadrati di aree verdi, case popolari, residenze pubbliche e centri sportivi. Il tutto finanziato dai fondi europei del Pnnr di circa 90 milioni di euro. Un’occasione che la maggioranza del Pd ha definito “irripetibile” e contro la quale si è schierata compatta l’opposizione, con la destra, i Cinque Stelle e la sinistra alternativa al Pd di Potere al Popolo e Buongiorno Livorno. Polemiche strutturali all’urbanistica e alla cementificazione, un’impressionante mole di controemendamenti che in partenza erano più di 1500 e minacciavano di bloccare i lavori del Consiglio sono stati presentati e dovevano essere discussi ieri in aula durante la seduta. Ma ciò non è stato reso possibile, secondo le opposizioni, a causa di un atto non regolamentare, ovvero la non applicazione dell’articolo 71 comma 6 del Regolamento Comunale. Da qui le proteste e il caos in aula. A sostegno del sindaco Luca Salvetti e del Pd livornese arrivano i comunicati del Consigliere Regionale Francesco Gazzetti e del sindaco di Firenze Dario Nardella.
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