Perin tra nostalgia e razzismo, un fallo da espulsione

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«A Vallecorsa cambiò la storia, tuo nonno parla arabo… il mio fondò Littoria!». No, non si tratta di uno striscione appeso in curva allo stadio, ma del post pubblicato su Instagram dal portiere del Genoa Mattia Perin. La prima regola da conoscere quando ci si approccia con i sociali network è che di tutto quello che si scrive resta traccia, anche quando i post, come nel caso di Perin vengono cancellati repentinamente. Basta uno screenshot ed ecco che sei sputtanato. Una regola sfuggita a Mattia Perin al quale, per la verità, sfuggono molte cose, soprattutto nel campo della storia, come lui stesso ammette. Andiamo per ordine. Perin cita Vallecorsa non a caso, perchè nel comune ciociaro si consumarono gli abusi e le violenze da parte dei reparti alleati composti da marocchini. Per il “portierone” i pontini dovrebbero vantarsi di essere stati fondati anche da suo nonno oltre che dal dittatore fascista, mentre i ciociari dovrebbero “vergognarsi” per le violenze subite dalle loro donne a causa di una guerra scatenata dal fondatore di Littoria. Verrebbe da dire, finalmente la storia raccontata dai vinti, anche se pensiamo che una tesi di i questo tipo fatichi a passare persino a Casapound. Proseguiamo. Il portierone, forse consigliato da qualcuno, almeno lo spera Johan, appena si è reso conto di averla fatta grossa ha cancellato il post, sostituendolo con uno di scuse. Scrive: «Chiedo scusa a tutte le persone che ho offeso con il mio commento totalmente fuori luogo e per il quale sono rammaricato». Questo sicuramente è un bel gesto. «Ho fatto erroneamente riferimento a fatti storici che non conoscevo appieno in tutta la loro tragica gravità», appunto quando uno non conosce le cose farebbe bene a non parlarne, figuariamoci a scriverle. Però, dubitiamo che il “portierone” sia così ingenuo da non conoscere un pezzo non marginale della storia del nostro Paese, visto che ricorda benissimo chi fondò Littoria. Finisce affermando: «il dispiacere è reso ancora maggiore in quanto il mio atteggiamento non rispecchia i valori in cui credo e che cerco di perseguire». Beh caro Mattia, nessuno vuole darti del fascista, però non crederai che ci beviamo la storiella che in fondo in fondo sei boy scout che ha sbagliato per puro caso, dai non siamo mica scemi. E dai su, stavolta un bel cartellino rosso te lo meriti. Se Perin ha sbagliato i politici ciociari non sono da meno. Adesso, con tutti i problemi che ha l’Italia, Johan si chiede che senso abbia presentare un’interrogazione parlamentare su questo caso. Si, è successo, l’ha presentata il senatore Dem Scalia, pronto a scagliarsi contro i “pontini fascisti”. Interrogazione inutile, un bel cartellino rosso lo merita anche lui, anzi giallo.


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