Per comprendere il mondo di oggi: “sofia, episteme, ennoia, areté” e il loro profondo significato dal romanzo “Sul sentiero dell’origano selvatico”

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Dalla descrizione del recentissimo romanzo Sul sentiero dell’origano selvatico (Aracne editrice, collana Ragno riflesso di NarrativAracne, aprile 2020): “La storia del rapporto dialettico tra un nonno, fonte di grande esperienza e conoscenza, e un nipote che, sin dall’infanzia, ha una forte voglia di apprendere tutto ciò che gli serve per la vita. L’autore racconta eventi biografici e non, con un alone di metafora, per analizzare la crescita intellettuale di un bambino, che inconsapevolmente passa da una società rurale a una società che ha perso il suo giusto verso, e da cui cerca di svincolarsi per far riemergere i sentimenti genuini e sani che ha in sé. L’autore cerca di porre il lettore criticamente di fronte alla realtà, dove verità e falsità giocano a ping pong, e dove il plagio tende a trascinare una persona in uno stato di schiavitù psichica.”, si evince l’essenza del libro di cui riporto un tratto che ritengo significativo al fine di comprendere criticamente il mondo d’oggi:

“[…] Gente che portava con sé un bagaglio culturale enorme acquisito nel tempo con lo studio, con l’osservazione e la meditazione della natura. Gente che aveva lo scopo di far sì che l’uomo soggetto al suo animalesco istinto se ne liberasse. Dicevano che l’istinto primordiale si poteva vincere soltanto tramite lo studio, l’astrazione e la conoscenza. Quel loro grande bagaglio culturale, fatto di matematica, geometria, astronomia, filosofia, era dimostrato da un amore profondo per la sapienza, che i filosofi di quei popoli avevano chiamato sofia, la quale, attraverso l’episteme, cioè la scienza, conduceva obbligatoriamente l’individuo umano a scoprire l’ennoia, ovvero il concetto o meglio il profondo significato delle cose visibili e invisibili della natura. E, in questo suo modo di agire e pensare, egli acquisiva una grande areté, cioè apprendeva la virtù che lo conduceva lungo tutto il suo percorso vitale a migliorare se stesso, a stare in pace con gli altri suoi simili e con i quali collaborare per cambiare in meglio il mondo. Mi disse queste cose per farmi comprendere che i due elementi essenziali dell’esistenza erano e sono, secondo il suo parere, il pane e i libri. Il primo, senza il quale non si può campare, serve al corpo umano per svolgere tutti i suoi bisogni fisiologici, e i secondi sono altrettanto utili perché permettono, attraverso coloro che li hanno scritti, di combattere l’ignoranza, di condurre l’uomo gradualmente alla scoperta del mondo e della natura umana sia in senso psicologico che fisico, e alla profonda verità che sta in se stesso. «I libri – sosteneva nonno – sono utili perché aprono la mente in modo tale da fare scoprire le falsità che sono diffuse nella società, come quelle propagandate dagli inutili fattucchieri che sfruttano la buona fede e l’ignoranza delle persone per il proprio tornaconto. Il pane è il cibo del corpo, i secondi sono il cibo della mente. Ambedue sono utili perché permettono di scoprire l’essenza di ciò che chiamiamo mistero, al fine di evitare che i ciarlatani prendano il sopravvento sui più deboli culturalmente. Un tempo si immaginava che i fulmini, o gli uragani o anche i terremoti fossero castighi divini sugli uomini peccatori. Ma era soltanto immaginazione priva di fondamento concreto in quanto, grazie al progresso della scienza, l’uomo è riuscito a scoprire l’ennoia di questi fenomeni naturali mettendo da parte il mistero».[…]”.

Ma quel tempo sta tentando di riemergere perché i fattucchieri sono già usciti allo scoperto per il tentativo di appropriarsi del potere assoluto. Forse. Si apprende infatti (v. puntata di Report su RAI3 del 20 aprile 2020: Al centro della puntata nuove inchieste dedicate all’emergenza Coronavirus. Si comincia con “Dio Patria Famiglia Spa”, inchiesta curata da Giorgio Mottola con la collaborazione di Norma Ferrara e Simona Peluso. La diffusione del virus in Italia e nel resto del mondo ha spinto il fronte sovranista ad attaccare nuovamente Papa Francesco; su diversi siti appartenenti alla destra religiosa americana non hanno dubbi, la presenza del Covid-19 è una punizione divina per il tradimento di Bergoglio. Nuove accuse si aggiungono a quelle mosse contro il Sommo Pontefice dopo la sua presa di posizione riguardo temi come i migranti, i divorziati, la difesa dell’ambiente e omosessuali. Gli anti-bergogliani sono un network potentissimo fatto di siti web fino a delle vere e proprie fondazioni che hanno superato i confini americani per arrivare in Europa e Italia. Per l’occasione Report racconta in esclusiva chi sono i gruppi politici italiani sostenuti da Oltreoceano e chi sono i cosiddetti dissidenti da Bergoglio. Da https://www.superguidatv.it/report-torna-su-rai3-temi-inchieste-e-anticipazioni-di-lunedi-20-aprile-2020/), e non è un caso, che recentemente gli ultra-cattolici hanno accusato papa Francesco che il virus Sars-Cov-2 sia un castigo divino conseguente al suo comportamento “eretico”.

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).