Patrizia e Andrea fanti, candidati al Consiglio comunale con la lista Cuori Italiani a sostegno di Nicola Calandrini sindaco, espongono un altro punto del loro programma, quello relativo all’Università:
“L’amministrazione e l’Università sono legate – spiega l’Architetto Patrizia Fanti – e dobbiamo insistere sullo sviluppo della cultura, anche della cultura accademia, per raggiungere ‘una cultura dei saperi’. L’Università va infatti intesa come luogo di formazione della persona e del cittadino, e non come luogo di semplice informazione, per questo dobbiamo favorire un’Università che punti all’elevazione della docenza e della didattica. Finora Latina ha sempre subìto una docenza di transito, e l’Università pontina ne soffre. È necessario ricercare una docenza che scelga la nostra Università come impegno nel lungo periodo – insiste la Fanti – perché la stabilità della docenza è il suo valore aggiunto, eleva la qualità del titolo di studio e il prestigio della città. Se ci fossero docenti che scelgono il polo pontino allora ci potrebbe essere la richiesta di docenti di Latina.”
“Negli ultimi anni il mondo dell’università ha avuto una diminuzione di iscrizioni – spiega Andrea Fanti – , partono in 100 e ne arrivano in 22, c’è dunque una dispersione notevolissima. Dobbiamo capire il fenomeno, che nel nostro territorio è dovuto a diversi aspetti, tra cui la crisi economica che non aiuta le famiglie a sostenere le spese universitarie. Noi pensiamo quindi che l’Amministrazione comunale debba predisporre una carta di servizi per gli studenti, UniCard, che preveda una serie di convenzioni con gli esercizi commerciali e di ristorazione per attrarre gli studenti fuori sede a iscriversi qua. L’Amministrazione comunale deve attuare una politica win to win, dove dialogando col mondo imprenditoriale, creai sinergie capaci di offrire da un lato prospettive di impiego, e dall’altro possibilità di rinnovamento dei know-how delle aziende agganciate alla ricerca e alla innovazione. Infine – concludono Patrizia e Andrea Fanti – proprio per favorire tale ponte tra Università e lavoro, vogliamo inserire nuove facoltà che rispondano alle vocazioni del territorio, come Agraria, Chimica, Veterinaria, Logistica”.
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