LATINA – Partito Democratico, il spunta davvero il ricorso della minoranza interna contro l’elezione di Moscardelli. Non si placa la tempesta interna al Partito Democratico. Come avevamo anticipato qualche giorno fa sulle nostre pagine Questa mattina due iscritti dem della Provincia di Latina hanno presentato innanzi alle Commissioni di Garanzia nazionale e regionale, ricorso avverso la proclamazione del Segretario Provinciale avvenuta nell’ultima assemblea tenuta il 7 ottobre 2018.

Siamo riusciti ad avere in esclusiva il testo del ricorso presentato stamane che contesta, nel merito e nel metodo, la liceità dell’atto di proclamazione dell’elezione del Sen. Claudio Moscardelli quale Segretario Provinciale del Pd.

I fatti: a seguito delle dimissioni di Salvatore La Penna dalla carica di Segretario, l’Assemblea Provinciale dem, che risulta composta da 254 componenti, si è riunita in data 7 ottobre con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo segretario.

Lo Statuto regionale del partito all’art.3, commi 5 e 6, prevede che l’elezione del Segretario debba avvenire con la maggioranza degli aventi diritto, pertanto una maggioranza qualificata diversa da quella semplice. Nel caso di specie, la maggioranza assoluta sarebbe stata di 128, come risulta fra l’altro dai verbali e dagli atti della stessa assemblea provinciale.

Numeri che, secondo gli autori del ricorso, non sarebbero stati raggiunti dal Sen. Moscardelli. Al termine delle votazioni, infatti, si registrava un numero di voti favorevoli di 124 delegati.

Gli iscritti dem autori del ricorso chiedono, dunque, alle commissioni di Garanzia di dichiarare nulla la proclamazione del Segretario Moscardelli, in quanto la candidatura non è stata approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti dell’assemblea e , contestualmente, di avviare le procedure per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea come previsto dall’art.3 comma 6 dello Statuto regionale. Praticamente, di indire il congresso provinciale.

Si prospetterebbe anche un possibile deferimento ai probiviri del Presidente del partito Mauro Visari e dei componenti del seggio, vista la proclamazione del Segretario che risulterebbe nulla e dello stesso Sen. Moscardelli che avrebbe accettato tale proclamazione.

Al netto dei tecnicismi del ricorso e degli statuti del Partito Democratico, è chiaro che questa vicenda deve essere letta anche da un punto di vista politico. Hanno votato pochi delegati, senza che vi fosse una contesa vera fra candidati alternativi. Il numero legale dell’assemblea, fra l’altro, è stato reso possibile dalla presenza della componente dell’On. Sesa Amici che in un nostro articolo ci siamo permessi di definire “soccorso rosso” di cui indubbiamente ha tratto vantaggio il candidato unico alla segreteria, Claudio Moscardelli.

Forse sarebbe giunto il momento, per il Pd di Latina, di riflettere con serietà re rigore su ciò che sta accadendo a livello nazionale e locale ed imprimere un cambiamento radicale e profondo.

La posta in gioco, è bene che lo sappiano i leader (tutti, nessuno escluso!) non è il destino personale di qualcuno, ma la sopravvivenza stessa del Partito Democratico.

uno stralcio del ricorso presentato da due iscritti dem

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