Grazie ad un veicolo sottomarino a comando remoto (anche indicato con l’acronimo inglese ROV, Remotely Operated Vehicle), il personale del Gruppo Nautico dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, in sinergia con l’Ufficio Circondariale Marittimo della Capitaneria di Porto di Terracina – Comandante T.V. (CP) Emilia DENARO – e con il supporto della motovedetta CP 736 di San Felice Circeo, ha attivato controlli mirati dello stato dei fondali marini antistanti il Parco al fine di verificare l’azione sulle praterie di posidonia (Posidonia oceanica) dei rifiuti galleggianti e sommersi, dell’ancoraggio diportistico, della pesca con reti da traino, ciancioli, sciabiche da natante etc.
Sul punto, il Presidente del Parco Nazionale del Circeo, dott. Giuseppe Marzano evidenzia come “il futuro del mare parte, necessariamente, dalla conoscenza dello stato dei fondali e dalla consapevolezza che l’ecosistema marino costituisce un bene da tutelare a ogni costo attraverso azioni mirate e, soprattutto, rispettandolo.
Il mare, al pari delle grandi foreste terrestri, con le sue praterie di posidonia e con il fitoplancton produce più delle metà dell’ossigeno che respiriamo intrappolando, contestualmente, enormi quantità di CO2 (anidride carbonica) esercitando, anche, una forte azione di controllo dell’effetto serra.
Un habitat marino sano, oltre a garantire il proliferare della biodiversità, aiuta la riproduzione dei pesci a vantaggio dell’economia delle nostre marinerie locali.
L’obiettivo dell’Ente Parco Nazionale del Circeo è la messa in campo di una mirata strategia di monitoraggio e tutela dell’ecosistema marino che punta:
– a contrastare l’effetto dei cambiamenti climatici sul nostro mare quali l’aumento della temperatura, la deossigenazione, acidificazione;
– a salvaguardare la biodiversità marina;
– ad evitare il depauperamento delle risorse ittiche locali dovuto alla sovrapesca non imputabile alle marinerie locali che, anzi, dovranno divenire, insieme ai diving, il punto di riferimento delle azioni messe in campo da quest’Ente.
Si cercherà di far convogliare, con il supporto del Ministero della Transizione Ecologica e della Regione Lazio, sempre maggiori risorse da investire nella tutela dell’ecosistema marino in aggiunta a quanto già previsto dal Consiglio Direttivo di quest’Ente e alle sinergie già attivate dall’Ente PNC con l’Ispra e l’Arpa proprio nel campo della tutela dell’habitat”.
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