Nel nuovo DPCM non c’è spazio per le palestre, piscine e i centri sportivi. Ebbene, resteranno ancora chiusi. Allora, fermo restando l’emergenza sanitaria e le difficoltà che si potrebbero riscontrare a livello logistico, “sorge una considerazione spontanea: perché non si è lavorato per delle aree pubbliche all’aperto dove istruttori e praticanti avrebbero potuto trovare prosecuzione sia dell’attività fisica ma soprattutto di quella occupazionale” si domanda Domenico Pappacena, presidente del Movimento Sport e Giovani Latina. Sono i numeri impietosi fotografati non soltanto da indagini demoscopiche ma da una realtà frustrante giorno dopo giorno per soggetti sportivi che pur volendosi adeguare alle nuove norme antiCovid non possono coinvolgere i propri iscritti a praticare le discipline sportive.
Eppure una soluzione potrebbe esserci, perché la bella stagione sta per arrivare e le giornate si allungheranno. “Latina ha diverse aree verdi, parchi pubblici e spazi che con modifiche minime potrebbero divenire centri per le più diverse attività sportive, all’aperto e quindi rispettando tutte le normative in materia di sicurezza e distanza tra le persone che praticano –interviene Marco Damiani, rappresentante del Movimento-. Il nostro movimento propone di invitare le varie ASD per organizzare corsi, prove ed “open days” presso questi centri, ricavati da aree preesistenti o progettuali. Il tutto disciplinato da un calendario di turnazione, cosicché i cittadini possano avvicinarsi allo sport in maniera alternativa, anche in questo periodo difficile”.
Infatti, non c’è stata un’idea o una bozza di progettualità da parte dell’amministrazione comunale, anche le sollecitazioni lanciate al riguardo sono cadute nel vuoto, tant’è che ancora una volta le associazioni le rinnovano affinché un graduale ritorno alla normalità possa esserci anche per chi vive di sport. Ma le rimostranze per l’immobilismo del Comune di Latina non si fermano qui da parte di Pappacena.
“Considerato che la bella stagione è alle porte le associazioni dovrebbero avere l’opportunità di poter disporre di aree attrezzate in spiaggia, luogo all’aperto per antonomasia – dice Pappacena -. Due stagioni fa con l’associazione Minerva abbiamo condiviso il progetto della realizzazione di una Beach Arena sul Lido di Latina: ebbene, il progetto giace nei cassetti del Comune anche se era stato previsto un progetto di finanza. Oggi, avrebbe potuto funzionare anche questa Beach Arena come una palestra all’aperto, con regole e possibilità per usufruirne per tutti. La frustrazione che viviamo oggi, in questo periodo di emergenza, è doppia. Infatti, nel Movimento Sport e Giovani vi sono persone che stanno togliendo tempo al proprio lavoro e alle proprie famiglie per cercare di migliorare quegli aspetti che le istituzioni hanno dimenticato in modo negligente. Iniziative, idee, stimoli, indirizzi di questi anni proposti dall’Osservatorio per lo sport e per il turismo sportivo della Presidente Annalisa Muzio sono per il Comune di Latina caduti nel vuoto”.
“Non solo, l’immobilismo del Comune si palesa quando in questo periodo di emergenza sanitaria non è stata fatta nemmeno una calendarizzazione di interventi di ristrutturazione o di risanamento dell’impiantistica cittadina, non c’è traccia neppure di un piano di rigenerazione urbana, che si poteva realizzare quando il traffico era assente. Latina è la città che ha subito passivamente il corso del virus Covid19 per restare ancora più immobile di quello che era in precedenza”.
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