LATINA – In un comunicato diffuso attraverso i suoi canali social l’ex consigliera di LBC Valeria Campagna parla del suo impegno per la città e i suoi studenti, arrivando ad annunciare la realizzazione di un nuovo studentato, realizzato però dall’Università La Sapienza. Unico e ultimo bagliore di una gestione folle degli spazi cittadini, ogni servizio (non molti) dell’Università ancora presente a Latina si deve all’azione del rettorato, mentre per sei anni il comune non ha fatto altro che azzerare ogni forma di supporto agli studenti.
Luca Palmegiani, Coordinatore Forza Italia Giovani Latina, ha dichiarato: “Già dal titolo sembra una presa in giro. Cito testualmente: “Città universitaria: fatti, non proclami!”, scritto da chi ha avuto la delega alla biblioteca prima e agli spazi comunali poi con i seguenti risultati: biblioteca chiusa e nessuna programmazione, esponente di un movimento che da quattro anni viene a dirci che per il teatro è questione di giorni.
Attenendoci proprio ai citati fatti la realtà è ben diversa. Ogni servizio per gli studenti di Latina viene infatti erogato dalla Sapienza e per gentile concessione della Sapienza.
In una città di 127.000 abitanti che si professa (a fatti!) universitaria, l’unico luogo dove poter studiare è la biblioteca Mario Costa della facoltà di Economia, aperta sì anche a studenti non Sapienza, ma limitata negli spazi ed accessibile solo a quelli universitari. Eccoli i fatti.
Fatti che ci raccontano un’inesistente e folle gestione degli spazi: ancora aspetto di capire le sorti di Banca d’Italia, e vedrete ci sarà da ridere (o meglio, piangere) anche lì; ancora aspetto la riapertura della Biblioteca Comunale Aldo Manuzio, chiusa da quasi quattro anni; ancora aspetto di vedere i servizi offerti da queste persone a TUTTI gli studenti della città. Noi, ad esempio, avevamo proposto, stipulando accordi con i bar-locali del centro storico per rilanciare l’economia in quella zona, degli accordi per regalare in posizioni comode e centrali aree attrezzate per i ragazzi e le ragazze della città. Ecco, se ci si vuole attenere ai fatti mi viene da dire che forse farebbero meglio a tacere.
Ricordo, inoltre, che l’Università La Sapienza polo pontino è frutto del lavoro dell’amministrazione Zaccheo e che proprio durante quest’ultima ha trovato casa presso l’ex campo profughi (struttura dove si trova attualmente).
Era il 2005 quando iniziò ufficialmente il primo anno accademico nella nuova struttura.
La prossima amministrazione erediterà una situazione disastrosa e confusa, con l’obiettivo principale di riaprire entro pochissimo tempo la Manuzio per poi cercare, anche attraverso la collaborazione con La Sapienza – piuttosto che con i locali del centro –, ulteriori aree da mettere a disposizione degli studenti pontini, accompagnando però il diritto allo studio con il diritto allo svago, cercando quindi di garantire a tutti la possibilità di divertirsi (sempre nel rispetto delle regole) in una città che negli ultimi anni viaggia sempre di più verso un triste e desolante grigiume.
Ultimo – ma non meno importante – obiettivo sarà quello di allargare l’offerta formativa per rendere Latina una vera meta attrattiva sotto il punto di vista accademico, mettendo a disposizione dell’Università i luoghi simbolo della nostra città, creando così all’interno del nucleo di fondazione una realtà universitaria in grado di trainare la crescita e lo sviluppo di tutto il centro storico.
Tutti facciamo politica e tutti sappiamo quanto sottile sia la linea tra il proporre e il decantare proposte irrealizzabili: comprendo in pieno le esigenze elettorali che dopo sei anni fallimentari sicuramente vedono gli esponenti di LBC in forte difficoltà e capisco anche il loro timore di vedere crollare quel castello di potere costruito in questi sei anni, ma se ci si vuole realmente attenere ai fatti, la realtà è ben diversa” chiosa Palmegiani.
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