Ozptec, La Donna è Nobile

“Diamanti” è senz’altro un film straordinario nella costruzione-ideazione, nella sensibilità, nel messaggio, senza tema lo direi un film “magico” per il fascino delle sequenze, quella sottile malinconia per le cose che ci sfuggono dal cuore, soprattutto per la nostalgia che, secondo il regista, non è più quella di un tempo che fu bensì di ciò che si ha a significare che devi tenerlo stretto nel palmo di una mano idest in un angolo segreto del cuore ad evitare che ti sfugga: “Nostalgia acuta infinita tremenda/ di quel che ho” (J.Ramon Jménez). Un film pensato tra ragione e sentimento il cui messaggio, secondo una personale lettura, potrebbe essere: andiamo avanti e finiremo col crederci con la mente e con il cuore. Emblematico il titolo per essere l’animo e la tempra femminile solidi e affascinanti come quella pietra, inattaccabili ad onta dei ripetuti affronti o soprusi da parte del maschio più che uomo intendendo la “perversione” indomita di costui, diremmo animalesca (!). Significativo il mettersi in gioco dello stesso regista, parte integrante del cast che potrebbe leggersi come una “citazione in giudizio” sul banco degli imputati ! Il quadro è completo: giovani e meno giovani, padre, madre, figli, la vicenda si snoda nel campo della moda con atelièr e relative maestranze, creazioni di abiti anche per il cinema, manichini annessi e connessi, insomma, il mondo della moda con i suoi gangli “perversi” ovvero rigorosi o spietati dove l’effimero convive con l’ordinario, il privato col pubblico, il sontuoso con una ventata di agognata semplicità. In cui la fragilità dei sentimenti e dell’umano si scontra con il rigore, spesso cialtronesco o spietato del mercato egregiamente sostenuto da Luisa Ranieri. Un film girato e diretto da un uomo che si presenta in primo piano sullo schermo a certificare il doveroso e “adamantino” omaggio alla nobiltà della donna -per dirla con Dante una “Donna Petra”!- nel caso in questione un diamante resistente al caldo, al freddo e ad ogni urto.