PISA – Gianluca Paul Seung, 34 anni, ha parlato per circa un’ora al processo che lo vedeva imputato per l’accusa di omicidio della sua psichiatra, Barbara Capovani, barbaramente aggredita il 21 aprile 2023 e morta due giorni dopo per i traumi subiti. “Confesso, confermo a tutto il mondo, con coraggio e non con spavalderia, con senso di giustizia e lealtà verso i cittadini, di essere l’aggressore di Barbara Capovani e di averla portata alla morte il 21 aprile 2023 all’ospedale Santa Chiara. Erano le 17.53 quando mi sono recato lì mascherato e l’ho colpita con un oggetto contundente. Sono andato lì per sfregiarla ma non per ucciderla, non è stato niente di premeditato”.
Il giudice Giovanni Zucconi ha deciso l’ergastolo, più la condanna al pagamento delle spese processuali e al risarcimento alle parti civili 400.000 euro per ciascuno dei figli di Barbara Capovani, 220.000 euro alla madre, 300.000 al compagno convivente, 50.000 alla Asl Toscana Nord Ovest, 15.000 euro alla Regione Toscana, 20.000 euro all’Ordine dei Medici. Motivazioni della sentenza fra 90 giorni. I legali di Seung, Gabriele Parrini e Andrea Pieri hanno chiesto senza ottenerla l’assoluzione per incapacità di intendere, presenti al processo i colleghi di lavoro di Barbara Capovani ma non la famiglia, difesa dall’avvocato Stefano Del Corso, il Pm era Lydia Pagnini.
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