SEZZE – Pedalare in acqua si può, ma farlo per quasi tre giorni in mare aperto è una bella sfida. Non manca il coraggio di provarci a Cristian Nardecchia, ciclista amatoriale di Sezze, in provincia di Latina, che il limite umano cerca sempre di superarlo con i suoi record.
Lo ha fatto nel settembre 2021, stabilendo il nuovo primato mondiale di dislivello, di 18.075 metri (due volte l’altezza dell’Everest) in 22 ore, 17 minuti e 56 secondi. Come? “Semplicemente” percorrendo nella sua Sezze Via Monticello, ben 241 volte, 570 metri a giro con pendenza del 14,3% e 75 metri di dislivello.
Lo ha fatto nel 2022 sulle Dolomiti, scalando il Passo Giau e stabilendo il nuovo primato D+1000, una salita in quota di oltre il 10% di pendenza, quasi dieci chilometri lineari di percorso e un dislivello di mille metri, in 31 minuti e 40 secondi; un minuto in meno dei 32 e 42 secondi da Egan Bernal, vincitore del Giro d’Italia 2021.
La caccia al nuovo primato mondiale partirà a metà luglio. Una traversata del Mar Tirreno, da Bastia in Corsica, sfiorando l’Isola D’ Elba, per poi scendere parallelamente la costa, fino ad approdare a Latina, sul lido antistante il Fogliano Hotel New Life.
Il mezzo per compiere l’impresa è una bici ad acqua di fabbricazione spagnola. E’ stata realizzata dalla Red Shark, azienda con sede a Roses in Costa Blanca. Un progetto che nasce dalla matita di Joseph Robau, l’ingegnere che ha disegnato il nuovo Maggiolino della Volkswagen.
Una distanza di quasi 200 miglia marine, pari a 370 chilometri di terra, da coprire in circa 55 ore, alla velocità di poco più di tre nodi, ovvero 6/7 km/h, equivalenti a circa 30 km/h. Calcoli fatti a tavolino, ma Cristian Nardecchia ha già fatto un paio di prove in mare, su distanze ovviamente ridotte. Scelto luglio perché: “Gli esperti del mare dicono che è il momento migliore per il moto ondoso – è lo stesso Cristian a dirlo –, confido molto nelle condizioni climatiche per tentare questa nuova impresa. Il mare mi affascina, è un mondo nuovo per me, ma l’idea è nata proprio durante un allenamento, in cui un amico ha detto che mi mancava solo il mare. L’idea mi è subito piaciuta, perché come gesto atletico rappresenta un’innovazione, qualcosa di diverso dal solito. In mare spero di incontrare delfini …”.
La bici di Cristian è fissata su un sup di plastica e carbonio, rivisitato più volte per garantire maggiore stabilità ed equilibrio. I pedali sono collegati alla ventola, necessaria alla navigazione”. Il primo giorno sarà il più duro, in mare aperto, poi, superato l’ostacolo, Cristian vedrà costantemente la terraferma durante la traversata. A sostenerlo in questa impresa straordinaria uno staff su un’imbarcazione di oltre 15 metri, con a bordo personale medico, familiari, ogni genere di conforto e logistica in caso di emergenza. La traversata sarà trasmessa in streaming e monitorata dai giudici del World Official Record. Cristian Nardecchia ad ottobre compirà 40 anni e vuole farsi un bel regalo di compleanno.
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