FIRENZE – Sul sito della Sogin, la società italiana responsabile del decommissioning degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi, sono comprasi due nuovi luoghi potenzialmente idonei per il deposito di scorie nucleari.
Si tratterebbe di Pienza-Trequanda in provncia di Siena e Campagnatico in provincia di Grosseto. Non appena pubblicata la notizia, non sono mancate le dichiarazioni dei sindaci della Val D’Orcia e della Val di Chiana, contrari alla proposta di creare un sito di stoccaggio in queste aree “Proposta irricevibile e non negoziabile, ci adopereremo in tutte le sedi opportune che il confronto democratico consente attraverso il coinvolgimento dei cittadini e delle nostre imprese, per dire no ad una proposta che ci vede nettamente contrari”.
Anche il Presidente Giani si è subito dichiarato contrario “È contraddittorio valorizzare scenari paesistici che come nel caso della Val d’Orcia diventano patrimoni mondiali dell’UNESCO e prevedere poi depositi di scorie di materiale radioattivo nucleare, pur frutto di lavorazioni medicali. Sono convinto che il Governo si ricrederá sull’utilità di scelta ipotizzata in aree dove la bellissima Trequanda ai confini della Val d’Orcia o l’affascinante Campagnatico immerso nei tratti più belli della Maremma costituiscono un valore ambientale unico al mondo”.
In un’area che è patrimonio mondiale dell’umanità e meta del tursimo italiano ed internazionale, il “no” delle amministrazione locali e della Regione è irremovibile. La Val d’Orcia e la Val di Chiana vivono delle bellezze culturali, artistiche e agricole del proprio territorio, e le scorie nucleari metterebbero a serio repentaglio la loro sopravvivenza.
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