ROMA – Roma continua a portare bene al Napoli. Per la terza volta consecutiva gli azzurri vincono la finale all’Olimpico, dopo i trionfi del 2012 (proprio contro la Juve) e del 2014 (contro la Fiorentina) e alzano al cielo la sesta Coppa Italia, primo trofeo della storia assegnato in Italia a porte chiuse a causa della pandemia da Covid. Battuta ai rigori (4-2) la Juve che, come contro il Milan, non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 palesando evidenti difficoltà fisiche e di gioco.
E’ il trionfo di Gattuso che, dopo aver vinto tutto da giocatore, trova finalmente al 7° anno l’occasione di riempire la propria personale bacheca con il primo titolo da allenatore. Il tecnico calabrese ha indovinato tutto, imbrigliando gli avversari, praticamente mai veramente pericolosa se si eccettua un tiro di Ronaldo in avvio, nato da un errore di Maksimovic. Sarri, dopo aver fallito la vittoria in Supercoppa, mastica amaro per il secondo titolo perso di fila. La sua squadra non è riuscita mai a cambiare ritmo. Le manovre sono apparse quasi sempre scolastiche e prive di idee. E alla fine, anche se ai rigori, è arrivato il verdetto più giusto. (Fonte La Repubblica )
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