SABAUDIA – Hanno tirato un sospiro di sollievo i titolari dei sette chioschi (Torre Paola, Green Beach, Snoopy, Maracanà, Bambù, Da Mauro, Paradiso Blu) alla lettura della sentenza emessa dal Consiglio di Stato lo scorso 16 luglio, in virtù della quale riacquistavano la facoltà di riprendere la loro attività di noleggio ombrelloni, lettini e sdraio in spiaggia.
Idem residenti e turisti, frequentatori del litorale, che avevano lamentato la mancanza di servizi essenziali.
Soddisfatti degli esiti della vicenda anche il capogruppo consiliare, Giancarlo Massimi, e il segretario del Partito Democratico di Sabaudia, Luca Mignacca, che in una nota stampa scrivono: “Va dato atto alle minoranze di aver assunto l’iniziativa di porre il problema in Consiglio Comunale presentando una mozione, limata congiuntamente e votata all’unanimità, finalizzata alla convocazione di una riunione per individuare soluzioni idonee ad uscire dall’impasse nell’eventualità di una pronuncia sfavorevole in sede giurisdizionale”.
“Oltretutto non deve essere stato piacevole per i titolari dei chioschi e i loro familiari – commentano – sentirsi additati come dei poco di buono avvezzi alla violazione delle regole quando, per oltre vent’anni, hanno garantito a residenti e turisti senza interruzioni e con riconosciuta professionalità e serietà i servizi di spiaggia quali la sicurezza, la pulizia, i servizi igienici e la fornitura di attrezzature balneari”.
“Un pensiero più che comprensibile – aggiungono gli esponenti del Pd – se si considera che nello stesso frangente, al Comune di Sabaudia, andava deserta anche la seconda gara per il reclutamento dei bagnini per garantire l’assistenza su 12 postazioni di spiaggia libera che, a questo punto, rimarranno sguarnite.
E, tuttavia, la speranza di una giustizia imparziale su cui può contare anche l’uomo comune ha trovato udienza (è proprio il caso di dirlo) dinanzi al Consiglio di Stato che, il 16 luglio scorso, ha ribaltato la pronuncia del TAR accogliendo l’appello cautelare degli operatori ripristinando lo svolgimento dell’attività nel suo complesso, noleggio compreso, per la stagione balneare in corso”.
“Una ordinanza – concludono Massimi e Mignacca – che restituisce dignità all’operato dei titolari dei chioschi. Non è poco di questi tempi”.
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